Incidente con l'elicottero. Muore Kobe Bryant, uno dei più forti giocatori di basket di sempre. Tra le vittime anche la figlia
E' morto Kobe Bryant, 41 anni, in un incidente in elicottero in California, nella contea di Los Angeles. Cinque le vittime, tra cui anche la figlia della leggenda del basket, Gianna Maria. Bryant, secondo Tmz, era a bordo del suo elicottero privato. Il velivolo ha preso fuoco una volta precipitato e inutili sono stati i soccorsi. Gianna Maria, 13 anni, era un astro nascente del basket femminile.
Le autorita' stanno indagano sulle cause che hanno provocato l'incidente. Alcuni scatti hanno mostrato una lunga colonna di fumo in una zona collinosa della contea di Los Angeles. Bryant lascia oltre alla moglie Vanessa anche gli altri tre figli: Natalia, Bianca e il neonato Capri. L'elicottero precipitato stava dirigendosi alla Mamba Academy, l'accademia di basket fondata dal campione, per una mattinata di allenamenti.
Una mattinata nebbiosa sulla contea di Los Angeles, e un elicottero decollato da pochi minuti improvvisamente perde colpi, si avvita su se' stesso e precipita, schiantandosi su una una zona collinosa. Mentre i soccorsi erano ancora in azione, tra un fumo denso e le fiamme, il sito Tmz sgancia la notizia bomba: a bordo c'erano cinque persone tra cui la leggenda del basket Kobe Bryant, tutti morti. In pochi secondi la notizia fa il giro del mondo, ma ancora in molti sperano che non sia cosi', che ci sia un errore. Ma man mano che passano i minuti pero', pur senza una conferma ufficiale, tutti i principali media americani sono in grado di confermare la tragedia: a schiantarsi nella boscaglia e' stato proprio l'elicottero personale di Bryant, quello con cui il campionissimo amava spostarsi sempre, anche ai tempi degli allenamenti con i Lakers. Insieme a lui sul velivolo anche la figlia maggiore Gianna Maria, 13 anni, astro nascente del basket femminile. Di loro campeggia su tutti i siti americani l'ultima gioiosa fotografia, un recente scatto che li ritrae abbracciati e sorridenti tra il pubblico di una partita dell'Nba. L'America e l'intero mondo dello sport sono sotto shock.
The Black Mamba, come era soprannominato Bryant, e' considerato uno dei piu' grandi giocatori di sempre, un campione assoluto, dentro e fuori dal campo. Il suo ultimo tweet per congratularsi con un altro fenomeno, LeBron James, che proprio nelle ultime ore lo aveva scavalcato al terzo posto nella classifica dei migliori marcatori di tutti i tempi. Sui social il dolore di molti, fan, personalita' dello sport, ma anche gente comune. Dell'incidente si sa ancora poco. Sembra che Kobe e la figlia Gianna Maria si stessero dirigendo per una sessione di allenamenti alla Mamba Academy, l'accademia di basket da lui fondata. I testimoni raccontano di aver sentito il motore dell'elicottero perdere giri. Una volta caduto il velivolo ha preso immediatamente fuoco e questo ha reso piu' difficile l'intervento dei soccorsi, cosi' come la zona impervia. La polizia indaga sulle cause, ma ci vorra' del tempo per avere delle risposte.
"Sono sconvolto, Kobe per me era un mito": Danilo Gallinari, campione di basket italiano da anni tra i giganti della Nba (in questa stagione gioca con gli Okhlahoma Thunders), contattato dall'ANSA riesce appena a comunicare il suo dolore per la morte di una leggenda dello sport mondiale come Bryant. "Sono esterrefatto - conclude - non me la sento di dire altro".
"Mio eroe, non puo' essere vero..": e' il grido di dolore di Marco Belinelli, giocatore Nba nei San Antonio Spurs, che twitta un commento secco alla notizia della morte di Kobe Bryant, in un incidente di elicottero.
"Riposa in pace, grande campione in campo e fuori": anche Francesco Totti ricorda Kobe Bryant, la star Nba scomparsa in un incidente di elicottero. L'ex capitano della Roma posta sul suo profilo una foto con Bryant, col quale alcuni anni fa ebbe modo di far conoscenza e scambio di maglie. "Onorato di averti conosciuto".
"Non abbiamo parole per esprimere quanto siamo scioccati nel sentire la tragica scomparsa di uno dei più grandi sportivi di tutti i tempi e il tifoso rossonero, Kobe Bryant. Tutti i nostri pensieri sono con le famiglie delle persone colpite da questo tragico incidente. Ci mancherai per sempre, Kobe". Lo scrive, su Twitter, il Milan, postando un'immagine di Kobe Bryant con una maglia rossonera. Bryant, durante la visita a Milanello nel 2013, aveva detto di "portare il Milan sempre nel cuore".
''Il mio più grande idolo sportivo. La tua etica lavorativa e la tua mentalità mi hanno ispirato tanto da capire cosa ci voleva per essere professionista. Ti stavi godendo un nuovo capitolo della tua vita e lasciarci così è devastante. Ti voglio bene. You GOAT (Great of all times ndr)'': così Romelu Lukaku commenta su Instagram la morte di Kobe Bryant. Parole accompagnate da un primo piano in bianco e nero dell'atleta vittima di un incidente in elicottero.
Anche il presidente Usa, Donald Trump, twitta: "Una terribile notizia!", commentando la morte di Bryant.
"Non riesco ancora a crederci": e' il messaggio di dolore e stupore postato da Usain Bolt, recordman dei 100 e dei 200, alla notizia della morte di Kobe Bryant. Il giamaicano posta su twitter una foto di un abbraccio a Bryant in pista a Londra 2012, con gli emoticon della preghiera in memoria dell'asso Nba.
Still can’t believe @kobebryant pic.twitter.com/swscrtnFAx
— Usain St. Leo Bolt (@usainbolt) 26 gennaio 2020
Anche la Fiorentina ha voluto unirsi al cordoglio: "Riposa in pace Kobe Bryant, i nostri pensieri alla famiglia in questi momenti difficili". Messaggio commosso pure da parte di Franck Ribery corredato da un'immagine del campione di basket cresciuto da giovane in Toscana, a Pistoia.
LA CARRIERA
Kobe Bryant è sempre stato famoso per i suoi spostamenti in elicottero e quando giocava per i Lakers usava il suo Sikorsky S-76 per trasferirsi dalla sua villa di Newport Beach fino allo Staples Center di Los Angeles. Dopo il suo ritiro, i Lakers avevano ritirato entrambe le maglie usate da Kobe Bryant, la 8 e ala 24, un onore mai riservato ad altri giocatori della franchigia californiana.
Poche ore prima della tragedia, Bryant si era congratulato con LeBron James che a Philadelphia lo aveva superato nella classifica dei migliori realizzatori di tutti i tempi della storia issandosi al terzo posto assoluto della Nba. "Grande rispetto per mio fratello King James", aveva twittato Kobe.
La carriera
Kobe Bryant è considerato uno dei più grandi giocatori NBA di tutti i tempi. Ha partecipato a 18 All-Star Game, durante i suoi 20 anni di carriera con i Lakers. E' stata la 18esima scelta del primo turno nel Draft del 1996. Ha vinto 5 campionati NBA, 2 MVP finali NBA ed è stato l'MVP della Regular Season del 2008. E' stato incluso in 15 All-Star Team, in 12 squadre All-Defensive Team e ha guidato il campionato NBA per numero di punti segnati, per due stagioni. E' il quarto marcatore di sempre nella storia NBA.
Figlio d'arte, Kobe, prima di impressionare tutto il mondo, era cresciuto cestisticamente in Italia. Dai 6 ai 13 anni, seguendo il padre, Joe Bryant, nei suoi trasferimenti e impara subito la nostra lingua. Tra il 1984 e il 1991, gli appassionati della palla a spicchi di Rieti e Reggio Calabria, ma anche di Pistoia e Reggio Emilia hanno avuto modo di vedere seduto sulle tribune il piccolo Kobe. Ha stoffa da vendere. E lo si capisce ben presto: al rientro negli Usa, frequenta la high school e conquista il titolo statale con la Lower Merion High School, vicino a Philadelfia, la sua città natale. Da giovanissimo, ancora, neanche 18enne, muove i primi passi in Nba. La scelta è degli Charlotte Hornets col numero 13 assoluto, ma Bryant viene girato ai Los Angeles Lakers. Una franchigia che non lascerà mai, dopo vent'anni di carriera, tra il 1996 e il 2016. Nella sua carriera anche la vittoria di una statuetta agli Oscar per 'Dear Basketball', miglior cortometraggio d'animazione, due anni fa, sulla sua lettera strappalacrime con cui aveva annunciato il ritiro al basket.