25 Aprile. Festa della Liberazione dal Nazifascismo. Mattarella "No al baratto della libertà con la promessa dell'ordine"

di redazione 25/04/2019 CULTURA E SOCIETÀ
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La storia insegna che quando i popoli barattano la propria libertà in cambio di promesse di ordine e di tutela, gli avvenimenti prendono sempre una piega tragica e distruttiva". E' un passaggio dell'intervento del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, nel suo intervento a Vittorio Veneto.

Nel ventennio fascista, prosegue Mattarella, "non era permesso avere un pensiero autonomo, si doveva soltanto credere. Credere, in modo acritico e assoluto, alle parole d'ordine del regime, alle sue menzogne, alla sua pervasiva propaganda. Bisognava poi obbedire, anche agli ordini più insensati o crudeli. Ordini che impartivano di odiare: gli ebrei, i dissidenti, i Paesi stranieri. L'ossessione del nemico, sempre e dovunque, la stolta convinzione che tutto si potesse risolvere con l'uso della violenza".

"Molti italiani maturarono la consapevolezza che il riscatto nazionale sarebbe passato attraverso una ferma e fiera rivolta, innanzitutto morale, contro il nazifascismo. Nacque così, anche in Italia, il movimento della Resistenza", ricorda Mattarella.

"Festeggiare il 25 aprile - giorno anche di San Marco - significa celebrare il ritorno dell'Italia alla libertà e alla democrazia, dopo vent'anni di dittatura, di privazione delle libertà fondamentali, di oppressione e di persecuzioni. Significa ricordare la fine di una guerra ingiusta, tragicamente combattuta a fianco di Hitler. Una guerra scatenata per affermare tirannide, volontà di dominio, superiorità della razza, sterminio sistematico". Lo afferma il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alla cerimonia di Vittorio Veneto.

25 aprile, fiaccolata a Torino

 

Stamattina Mattarella ha deposto una corona di alloro all'Altare della Patria, dando così inizio alle celebrazioni ufficiali del 25 aprile, la 74esima Festa nazionale della Liberazione dal nazifascismo. Presenti il premier Giuseppe Conte, la ministra della Difesa Elisabetta Trenta, le alte cariche dello Stato, la sindaca di Roma Virginia Raggi, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti. 

In omaggio alle vittime della strage nazista il premier Giuseppe Conte si è recato invece nel sacrario Fosse Ardeatine, con la ministra Trenta e la sindaca Raggi. "Anche se questo è un luogo di dolore, oggi è un giorno di festa, non facciamo polemiche", ha detto Conte.

Circa duemila partecipanti sono attesi al corteo dell'Anpi che sfilerà sempre a Roma, da largo Benedetto Bompiani a piazzale Ostiense, mentre in mille dovrebbero partecipare alla manifestazione antifascista da piazza delle Camelie a villa Gordiani.

A Milano alle 14:30 partirà il tradizionale corteo, da Porta Venezia a piazza Duomo. Per tutta la mattina si svolgeranno commemorazioni in vari punti della città da parte delle istituzioni e dell'Anpi. Tra le iniziative indipendenti, dalle 18 è previsto anche un 'concertone antifascista'.

"Celebriamo la Liberazione dell'Italia dal nazifascismo. La nostra democrazia è fondata sulla libertà, sui diritti e sull'antifascismo: non dobbiamo mai dimenticarlo. Bisogna contrastare ogni tentativo di cancellare la nostra storia e ogni forma di violenza e di discriminazione", ha scritto su Facebook la sindaca di Roma Virginia Raggi.

"Il nostro secondo Risorgimento", così il presidente della Repubblica ha definito ieri la Festa della Liberazione, facendo appello a "non riscrivere la storia". 

"Non è solo la festa dei comunisti: mi aspetto rispetto", ha detto Matteo Salvini. Il ministro dell'Interno non sarà alle celebrazioni del 25 aprile ma oggi e domani sarà in visita in Sicilia. I ministri Di Maio, Costa, Bonafede e Grillo saranno ad Assisi e dopo la celebrazioni a Santa Maria degli Angeli visiteranno il Sacro convento. Il loro arrivo alle Basilica di san Francesco è previsto intorno alle 16,30.

 


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