8 marzo. Per alcuni militanti leghisti "IL ruolo della donna resta quello della riproduzione".

di redazione 06/03/2019 CULTURA E SOCIETÀ
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Mi auguro sia uno scherzo di cattivo gusto, ma se così non è, come temo, il vicepremier Salvini dica chiaramente se è questa l'idea di donna che Lega e governo vogliono far passare nel Paese".

Le ministre M5s e la vicepresidente grillina della Camera intervengono chiedendo le distanze da parte del Carroccio. L’iniziativa del gruppo locale ha provocato le reazioni di parte dell’esecutivo, aumentando le tensioni su un tema che più volte ha già diviso i soci di governo: i diritti e la tutela delle donne.”E’ scioccante”, hanno scritto in una nota le rappresentanti 5 stelle del governo. Mentre Maria Edera Spadoni su Twitter ha scritto: “Sono come i fondamentalisti islamici”. Se fino a questo momento lo scontro era stato essenzialmente sul ddl Pillon, promosso dal Carroccio e osteggiato dai 5 stelle, ora le portavoce M5s hanno deciso di prendere posizione singolarmente contro l’iniziativa leghista.

Tutto è cominciato con il volantino, lanciato sui social network per promuovere un evento per la festa della donna. Che però, di fatto, denigra la figura femminile mettendo sotto accusa anche le lotto per l’autodeterminazione. Nel testo compare infatti un elenco di presunti “nemici” della dignità del mondo femminile. Ci sono i migranti, i gay, ma anche chi contrasta il “ruolo naturale della donna volto alla promozione e al sostegno della vita e della famiglia” e chi promuove “l’autodeterminazione della donna sempre più marcata suscitando un atteggiamento rancoroso nei confronti dell’uomo”. Poi “chi promuove l’utero in affitto, chi impone i termini  ‘genitore1‘ e genitore2‘, chi promuove le quote rosa, chi strumentalizza la donna per fare la rivoluzione“.

 Per prima si è esposta la vicepresidente della Camera Maria Elena Spadoni, del Movimento 5 Stelle: “I giovani della Lega di Crotone”, ha scritto su Twitter, “come i fondamentalisti islamici, dichiarano che ‘offende la dignità delle donne chi ne rivendica l’autodeterminazione’. A loro dico: il medioevo è finito da un pezzo, voi offendete le donne con le vostre dichiarazioni. La Lega prenda le distanze!”. Poi le ministre M5s Elisabetta Trenta, Giulia Grillo e Barbara Lezzi hanno diffuso una nota: “Ci riporta indietro di decenni. Come donne di questo governo esprimiamo la nostra più profonda preoccupazione. Ci auguriamo e confidiamo che i vertici della Lega prendano quanto prima le distanze”.
 

Condanna unanime da parte delle opposizioni. “Sono sconvolta”, ha scritto su Facebook l’ex ministra Beatrice Lorenzin, “sia per i contenuti sia perché è stato scritto da ragazzi. Il volantino propone una dicotomia dunque tra la donna di potere e l’immagine di angelo del focolare e vestale. Invece di andare avanti si torna indietro di decenni”. Per il Pd ha parlato la vicepresidente vicaria dei deputati Alessia Rotta: “Mi auguro”, ha scritto su Facebook, “sia uno scherzo di cattivo gusto, ma se così non è, come temo, il vicepremier Salvini dica chiaramente se è questa l’idea di donna che Lega e governo vogliono far passare nel Paese. E’ un elenco di luoghi comuni, di offese, oltre che un becero tentativo di relegare le donne a un ruolo riproduttivo e alla ‘grande missione sociale da compiere”.

 

“Per la Lega di Crotone il ruolo delle donne è stare a casa”, ha commentato Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana, che si scaglia contro l’iniziativa degli attivisti calabresi. “Questi leghisti sono pessimi. – scrive Fratoianni – Non dicono mai, mai, mai una parola sulle violenze che subiscono le donne e fanno un manifesto per dire che la dignità della donna viene offesa dall’autodeterminazione. Cioè dalla possibilità di ciascuna donna di decidere per se stessa. Chiaro?”

Lo scrive in un post su Facebook Alessia Rotta, vicepresidente vicaria dei deputati del Partito Democratico, commentando il volantino della Lega di Crotone dal titolo "8 marzo: chi offende la dignità della donna?".

"Il volantino in occasione dell'8 marzo della Lega della provincia Di Crotone è un elenco di luoghi comuni, di offese, oltre che - sottolinea la deputata Dem - un becero tentativo di relegare le donne a un ruolo riproduttivo e alla "grande missione sociale da compiere". Quale sarebbe "l'infungibile ruolo della donna" inficiato da leggi e atteggiamenti? Le uniche leggi mortificanti sono quelle presentate dalla Lega, come il ddl Pillon. Gli atteggiamenti da combattere sono quelli di chi, come il ministro Fontana, vuole donne sotto tutela".

"Salvini faccia chiarezza affinché tutte le donne, e tutti gli uomini, sappiano quale è il modello che vogliono riportare nel Paese - conclude Rotta - cancellando con un colpo di spugna centinaia di anni di evoluzione culturale e battaglie sociali"


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