Ospedale San Camillo, scontro Regione Ministero. Il pronto soccorso in tilt

di redazione Roma 18/02/2019 ROMA
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Sull'uscita dal decennale commissariamento della sanità della Regione Lazio è di nuovo scontro tra il ministro della Salute Giulia Grillo e il governatore Nicola Zingaretti.

La ministra pentastellata, sulla scia, ha spiegato, delle segnalazioni di cittadini e media, ha inviato i carabinieri del Nas al pronto soccorso del grande ospedale San Camillo di Roma "per verificare la situazione di sovraffollamento". "Il presidente-commissario Zingaretti - ha detto - vada a fare un giro negli ospedali prima di chiedere l'uscita dal commissariamento".

"I commissariamenti si realizzano in presenza di chiare condizioni che oggi non ci sono più - la replica, non certo sorridente, dell'assessore alla Sanità Alessio D'Amato - Vigileremo perché non si commettano abusi di potere". Ma riguardo al sopralluogo di stamattina Grillo ha parlato di "spettacoli indecenti": "Non è accettabile - ha aggiunto il ministro - che i pronto soccorso siano trasformati in bivacchi".

Grillo afferma: "Non è accettabile che i pronto soccorso dei nostri ospedali siano trasformati in bivacchi e che operatori sanitari e pazienti si ritrovino a lavorare e a essere curati in condizioni indegne di un Paese civile. Secondo il ministro, "questi spettacoli indecenti vengono da lontano, non nascono certo oggi" e sottilineando ancora una volta la sua polemica nei confronti del presidente della regione Zingaretti, lo invita " a fare un giro negli ospedali della sua città prima di chiedere l'uscita dal commissariamento per la sanità del Lazio. Le segnalazioni dei cittadini sono per noi fondamentali. Dopo aver visto ieri sera il servizio in televisione mi sono immediatamente attivata inviando i carabinieri del Nas.

Ora - conclude Grillo - attendiamo i dati per decidere quali provvedimenti adottare per poi lavorare insieme alla Regione Lazio per mettere fine ai disservizi che danneggiano i cittadini e quindi tutti noi" conclude Giulia Grillo".Si attendono ora gli esiti ufficiali del sopralluogo dei carabinieri che però, a detta delle prime informazioni diffuse dall'ospedale, non sarebbero tanto allarmanti: "I carabinieri hanno rilevato una iper-affluenza, problema noto e dovuto ai picchi influenzali, ma nulla è stato eccepito sulla qualità dell'organizzazione dell'assistenza" fa sapere a caldo il direttore generale Fabrizio d'Alba, "peraltro è stata evidenziata una scarsa tutela della privacy". I nas hanno inoltre chiesto i dati dell'affluenza al pronto soccorso degli ultimi tre giorni. Stamani, nelle ore dell'irruzione dei Nas, sarebbero risultati 82 pazienti al Pronto soccorso, dei quali 50 in codice bianco o verde, (quindi non gravi) in attesa di ricovero e 27 in "area critica", quindi più gravi.


Nel pomeriggio arriva una dura nota ufficiale dell'assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D'Amato: "Difendo l'eccellenza del San Camillo. Dal verbale dei Nas non emergono rilievi particolari circa l'assistenza sanitaria prestata ai pazienti, seppur in un momento di grande afflusso nel quale la privacy è subordinata all'assistenza sanitaria. L'azienda ospedaliera San Camillo di Roma è una eccellenza del sistema sanitario nazionale come dimostrato di recente sul caso del paziente Sammy Basso che ha ricevuto al San Camillo l'assistenza che non ha avuto a Boston. Il compito delle istituzioni, a partire dal Ministro, è quello di tutelare e migliorare il sistema sanitario pubblico e non quello di denigrarlo. Noi difendiamo il San Camillo, il Lazio e la sua autonomia, i lavoratori  della Sanità e i cittadini. I commissariamenti si realizzano in presenza di chiare condizioni che oggi non ci sono più.  Vigileremo perchè non si commettano abusi di potere". E aggiunge: "Mi trovo al San Camillo per verificare la situazione mentre il Ministro si affida ai social. Al momento non risultano ambulanze ferme, sono in trattamento 14 codici rossi, l'affluenza rientra nei limiti e l'organico in servizio e quello previsto dalle normative".

E il Pd: "Se si preoccupa tanto della salute delle persone, la ministra Grillo dovrebbe mandare i Nas a controllare i rifiuti a Roma, i cassonetti stracolmi, la mondezza in ogni dove, con annessi topi che banchettano. Basta propaganda, non accanitevi contro i vostri avversari. Fate i ministri, non i supporter grillini", dichiara in una nota Enzo Foschi, vicesegretario del Lazio.
   


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