Ferimento di Manuel Bortuzzo. Due giovani di Acilia in questura confessano: "Abbiamo sparato per errore".

di redazione Roma 06/02/2019 ROMA
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Due sospettati per il ferimento di Manuel Bortuzzo, il nuotatore ventenne ferito nei giorni scorsi all'Axa, si trovano ora in Questura. Gli investigatori li stanno interrogando.

Chi ha sparato a Manuel Bortuzzo, il nuotatore 20enne rimasto paralizzato dopo essere stato colpito da un colpo di pistola la notte di sabato scorso all'Axa, nel quadrante sud di Roma, ora ha un volto. La svolta nelle indagini della polizia è avvenuta dopo il ritrovamento della pistola usata per colpire il ragazzo, sabato notte a piazza Eschilo. E in serata due ragazzi di 24 e 25 anni, Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, si sono costituiti. Accompagnati in questura dai loro legali, durante un lungo interrogatorio, hanno confessato di aver sparato, ma "per errore". "Era buio", avrebbero detto. Amici da tempo, sono entrambi di Acilia, quartiere poco distante dal luogo del ferimento. Uno dei due avrebbe un doppio taglio di capelli, che corrisponde anche alle descrizioni dei testimoni. Sarebbero stati dunque loro i due uomini a bordo dello scooter scuro da cui sono partiti i colpi. Sui profili social, in molti scatti sono immortalati durante le serate trascorse insieme. Entrambi sono amanti dei tatuaggi, che mostrano in vari scatti, e in particolare Bazzano ne ha uno sulla spalla, che raffigura proprio una pistola. 

La svolta nelle indagini sul ferimento del giovane trevigiano colpito da un proiettile nella notte tra sabato e domenica è arrivata a poche ore dal ritrovamento di una pistola, una calibro 38, che la fonte della polizia ha visto lanciare da uno scooter in corsa subito dopo il ferimento in un campo non lontano dal parcheggio antistante il pub di Axa dove il nuotatore è stato colpito gravemente.

Sulla pistola sono state isolate delle impronte digitali che hanno circoscritto il campo dei sospetti. Il testimone ha indicato anche un particolare taglio di capelli del passeggero dello scooter che non indossava il casco a differenza del guidatore.

Chi ha sparato a Manuel Bortuzzo non avrebbe usato guanti e lasciando tracce sulla pistola, un revolver calibro 38. La scientifica è al lavoro per isolare le impronte e arrivare così ad una identificazione certa di chi ha sparato. Indagini sono in corso per identificare anche lo scooter da cui sono partiti gli spari. La pistola è stata trovata nei pressi del pub di piazza Esquilo all'Axa a Roma, a pochi metri di distanza da dove sabato notte Manuel Bortuzzo, giovane promessa del nuoto, è stato gravemente ferito con un colpo di arma da fuoco. La notizia del ritrovamento è stata anticipata dal Messaggero e dal Corriere della Sera.  

L'inviato di "Chi l'ha visto?" Ercole Rocchetti ha ritrovato in una strada di Acilia uno scooter che sarebbe stato dato alle fiamme la notte in cui è stato ferito Manuel Bortuzzo. Ha avvisato subito la Polizia, che accerterà se si tratta dello stesso mezzo usato dai due ricercati che hanno sparato al giovane nuotatore. Si tratta della stessa zona verso la quale si sarebbero diretti dopo gli spari, ripresi a bordo di uno scooter nero, uno con un casco chiaro e l'altro a capo scoperto con un taglio di capelli a "a scalini".

"Ha saputo della paralisi ma non ha pianto". A parlare al Corriere della Sera è Franco Bortuzzo, padre di Manuel, che si trova all'ospedale San Camillo dove è ricoverato i figlio ferito nella notte tra sabato e domenica alla periferia sud di Roma. "Gli ho promesso che tornerà a vivere come una persona normale", aggiunge.

 - "Speriamo in un miracolo, chiediamo il massimo rispetto per la privacy e confidiamo nell'operato delle forze dell'ordine e della magistratura affinché consegnino alla giustizia i responsabili del vile agguato avvenuto nella notte tra sabato e domenica". Così il presidente della Federnuoto Paolo Barelli sul ferimento di Manuel Bortuzzo. "Bisogna continuare ad essere fiduciosi e a lottare - sottolinea il n.1 della Fin lasciando l'ospedale San Camillo - Intanto sento doveroso ringraziare anche a nome di papà Franco, di mamma Rossella e dei fratelli Michelle, Jennifer e Kevin l'ospedale San Camillo, le forze dell'ordine e tutti coloro che stanno inviando messaggi di affetto e solidarietà Continueremo ad offrire la migliore assistenza possibile al giovane Manuel e alla sua famiglia - conclude Barelli - e auspichiamo che questo dramma possa diventare un monito per un futuro diverso. Una serata tra amici non può trasformarsi in tragedia".

"Fatti coraggio, mamma", avrebbe detto il ragazzo al risveglio alla madre. A raccontarlo all'Ansa è Paolo Barelli, presidente della Federnuoto, al quale ha aggiunto: "Ora per me comincia un altro allenamento". "Manuel si è svegliato, fisicamente è una roccia" ha aggiunto il capo di Federnuoto, "sta migliorando visibilmente ora dopo ora e sta dimostrando di essere pronto ad affrontare il futuro con la stessa determinazione che lo spingeva in allenamento oltre i suoi limiti. E' cosciente della situazione con un senso di consapevolezza fuori dal comune e ben più maturo della sua giovane età".

La Fin si è messa a disposizione della famiglia, per la ricerca di una struttura riabilitativa dopo le dimissioni. E ancora Barelli: "Ci siamo attivati affinché inizi la riabilitazione in un centro di avanguardia, stiamo valutando con la famiglia la struttura che possa assisterlo nel modo migliore. Non importa dove sarà. Siamo pronti ad andare anche in capo al mondo".


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