Elezioni. Affluenza al 73%. Vola il Movimento 5 Stelle. Crollano il Pd di Renzi e le sinistre. A destra prevale la Lega. GIALLO SULLE DIMISSIONI DI RENZI DA SEGRETARIO DEM. DI MAIO "CONFRONTO CON TUTTE LE FORZE. OGGI COMINCIA LA REPUBBLICA DEI CITTADINI"

di redazione 05/03/2018 POLITICA
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Alle 12 le agenzie battono la notizia delle dimissioni di Renzi da segretario del Partito democratico. Il portavoce dell'ex premier smentito. 

Movimento 5 Stelle a valanga primo partito e centrodestra prima coalizione in questa tornata elettorale che consegna all'Italia la conferma delle previsioni della vigilia, comprese quelle sui timori di una prevedibile ingovernabilità.

Con due corollari: un Pd marginale e una guerra all'ultimo voto tra Matteo Salvini, al momento vincente, e Silvio Berlusconi. E' la fotografia che consegnano le prime proiezioni e gli exit poll di questa difficilissima partita elettorale che per ora sembra indicare chiaramente solo il deciso ribaltamento dei rapporti di forza tra gli schieramenti ma insufficiente, tuttavia, a delineare una chiara maggioranza in grado di tradursi in forza di governo.

Lo stato maggiore del Movimento 5 Stelle si è riunito al Parco dei Principi, quartier generale pentastellato. Il leader e candidato premier Luigi Di Maio ha avuto un colloquio con l'ormai ex collega parlamentare Alessandro Di Battista, protagonista di questa campagna elettorale, insieme al garante M5s Beppe Grillo, arrivato in mattinata e al fondatore di Rousseau Davide Casaleggio.

LE DICHIARAZIONI DI DI MAIO

"Siamo i vincitori assoluti di queste elezioni - ha detto poi Di Maio in una breve dichiarazione davanti alle telecamere - Un grande grazie ai circa 11milioni di italiani che ci hanno darto la loro fiducia. Un altro grazie a Grillo e Casaleggio, agli attivisti e ai volontari. E' stata una campagna autofinanziata. Un grazie e un imbocca a lupo ai nuovi eletti. M5s triplica i parlamentari in entrambe le camere. Ci sono intere regioni dove più di un cittadino su e due ci ha votato, in alcune aree abbiamo raggiunto il 75%. Siamo una forza politica che rappresenta l'intera nazione, questo ci proietta automaticamente verso il governo dell'Italia. Oggi le coalizioni non hanno i numeri per governare e per questo ci prendiamo questa responsabilità davanti ai cittadini italiani ed europei. Questo è un risultato post-ideologico che va al di là degli schemi destra-sinistra e riguarda i temi irrisolti della nazione. I cittadini hanno votato il programma che vogliamo realizzare. Ci sono questioni che riguardano la povertà, il taglio delle tasse, l'immigrazione. Abbiamo la possibilità di realizzare quelle cose che gli italiani aspettano da 30 anni". 

"Siamo aperti al confronto con tutte le forze politiche a partire dalle figure di garanzia a capo delle Camere ma soprattutto per i temi che dovranno riguardare il programma di lavori. Siamo fiduciosi che il presidente della Repubblica saprà guidare questa fase con autorevolezza e sensibilità come ha sempre fatto. Oggi per noi inizia la terza repubblica che sarà quella dei cittadini italiani", ha concluso Di Maio. 

Quando ormai lo spoglio delle schede elettorali ha superato abbondantemente il 50%, il Movimento 5 Stelle si conferma il primo partito alle elezioni politiche con il 31% dei consensi, mentre il centrodestra è la prima coalizione con il 37%. La coalizione di centrosinistra, invece, fa registrare un 24%, con il Pd però che si tiene sotto la soglia del 20% sia alla Camera che al Senato. Alla Camera, dove lo scrutinio ha raggiunto il 55%, il centrodestra segna un 36,91% con la Lega primo partito della coalizione (18,58%), seguito da Forza Italia (13,48%), FdI (4,26%) e Noi con l'Italia-Udc (1,22%). M5S è al 31,12%, mentre il centrosinistra è al 24,23% (Pd 19,73%, +Europa 2,77%, Italia Europa Insieme 0,57%, Svp 0,54% e Civica Popolare 0,47%). LeU 3,55%.

Al Senato, dove lo spoglio ha raggiunto il 73%, centrodestra al 37,47% (Lega 18,42%, Fi 14,17%, FdI 4,24%, Noi con l'Italia-Udc 1,17%), M5S al 31,23%, centrosinistra al 23,85% (Pd 19,78%, +Europa 2,47%, Italia Europa Insieme 0,54%, Svp e Civica Popolare 0,49%). LeU è al 3,36%.

"Se questo è il risultato finale la cosa chiara per il Pd è un dato negativo, noi passeremmo all' opposizione", dice a caldo il capogruppo Pd Ettore Rosato. "Stiamo seguendo come tutti l'evoluzione dei risultati ed è chiaro che si tratta di una sconfitta molto evidente e molto chiara, molto netta", dice il vicesegretario del Pd Maurizio Martina al Nazareno.

Esulta il Movimento cinque stelle. "Se i dati saranno confermati, si tratterà di un trionfo del M5S, di una vera e propria apoteosi, che dimostra la bontà del nostro lavoro e dimostra che tutti quanti dovranno venire a parlare con noi, e questa sarà la prima volta. E' questa è la migliore garanzia di trasparenza del popolo italiano. Dovranno venire a parlare con noi usando i nostri metodi di correttezza, di trasparenza".

"Parleremo per prima coi nostri alleati, abbiamo idea di cosa fare e guardiamo al futuro con serenità e consapevolezza. Sappiamo cosa dobbiamo fare. Credo che la sfida di Matteo Salvini sia stata vinta", ha detto il vicesegretario della Lega, Giancarlo Giorgetti, parlando in via Bellerio.

"C'è una sana competizione interna con Lega e Fi che competono per il primo posto. Io ho cautela sugli exit poll, la coalizione di centrodestra arriva comunque prima rispetti agli altri competitor". Lo afferma Paolo Romani, capogruppo di Fi al Senato a Porta a Porta.

 Luigi Di Maio porta il Movimento, che nel 2013 aveva raccolto il 25,6 dei consensi, fin dove si era prefisso e anche oltre. Il suo obiettivo era raggiungere il traguardo del 30% e non solo l'ha centrato ma lo ha anche superato: stando alla seconda proiezione realizzata da SWG al proporzionale per il Senato M5s è il primo partito con il 33,6%. L'exit poll Opinio per la Camera lo stimava tra il 29,5 e il 32,5%. Ma un'intention poll di Tecné vede il M5s arrivare fino al 34%. Complesso per Di Maio ora trasformare questo suffragio in un progetto che lo porti a palazzo Chigi. Anche se questa sarà la sua richiesta al Capo dello Stato: con un pacchetto di voti che supera il 30% dirà che intende guidare lui quella che sarà la futura squadra di governo. Anche l'alleanza di centrodestra ha fatto centro. La coalizione, stando alla seconda proiezione Opinio per il Senato è al 36%. E a cantare vittoria è Matteo Salvini. La sua Lega ha quadruplicato i voti dal 2013. E, soprattutto, sta superando Silvio Berlusconi. La proiezione per il Senato la vede al 17,4% contro il 14,1% di Forza Italia. Tendenza confermata anche dal secondo exit poll Opinio per la Camera dove con una forbice del 13-16% il Carroccio è sopra gli azzurri (12,5-15,5%). Anche Fratelli d'Italia cresce: pure Giorgia Meloni ha raddoppiato i suoi voti dal 2013 (quanto ottenne meno del 2%) portandosi nelle proiezioni per il Senato al 4. Sul filo di lana Noi con l'Italia che al Senato è data al 1%. Per il centrosinistra, invece, i presagi più neri si sono avverati compreso il pericolo di crollo del Pd sotto la soglia psicologia del 20%. Il Pd è con il fiato sospeso, sulle montagne russe: gli exit poll lo fotografavano tra 20,5-23,5%. Ma la doccia fredda arriva con le proiezioni al Senato: 18,3%. Anche una intention poll di Tecné per la Camera parla di una forbice tra 17,5-21,5. Nell'alleanza l'unica che potrebbe sopravvivere sarebbe +Europa di Emma Bonino, che naviga negli exit poll tra il 2,5 e il 4,5%: la proiezione al Senato però la indica al 2,3%. Insieme, Civica Popolare e Svp potrebbero anche non raggiungere l'1%, facendo disperdere nel nulla anche quei pochi voti raccolti: le proiezioni al Senato lo confermano. Anche per Liberi e Uguali gli exit poll non sono confortanti: la forchetta di Opinio li vede tra il 3 e il 5%, un risultato al di sotto delle aspettative. La proiezione al Senato li conferma sulla fascia bassa: 3,3%.

Il centrodestra ha vinto quasi tutti i collegi uninominali del Nord Italia. Il Movimento 5 Stelle prevale in quasi tutto il Sud Italia. Il centrosinistra è in testa in pochissimi collegi uninominali del Trentino Alto Adige, dell'Emilia Romagna, della Toscana e del Lazio. Umbria e Marche non sono più regioni rosse. Se i dati definitivi confermeranno il trend attuale, i collegi uninominali delle due regioni sono stati tutti conquistati da centrodestra e M5s. I collegi uninominali sono 232 alla Camera e 116 al Senato. Gli altri si attribuiranno con il proporzionale. Per gli italiani all'estero sono riservati 12 deputati e 6 senatori.

Gli exit poll delle elezioni italiane sono le breaking news sui siti internazionali, da El Pais a Sky News, da Le Monde al Guardian. Tutti riportano la vittoria della coalizione di centrodestra nel suo insieme sottolineando tuttavia che il Movimento 5 Stelle è il primo partito. Ma è diffusa la lettura di un "hung parliament", ovvero di un 'Parlamento appeso' senza una maggioranza per governare

L'Italia ha, dunque, scelto dopo una giornata che ha registrato una buona affluenza ma anche code e disagi nei seggi anche a causa del tagliando anti-frode. Tanto che per velocizzare l'attività dei seggi nel pomeriggio i vicepresidenti sono stati autorizzati a supportare i presidenti circa le operazioni connesse proprio al bollino.


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