Ciao Rosanna

di Massimo Lorito 26/11/2017 CULTURA E SOCIETÀ
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Euroroma, la redazione, i collaboratori, e tutti coloro i quali partecipano al progetto di questo giornale vivono giornate tristi.

Il 22 novembre è venuta a mancare all’affetto dei suoi cari, dei suoi amici e di noi tutti Rosanna Pilolli.

Mai si vorrebbe pubblicare notizie come questa, ma è un dovere e anche un onore per chi scrive ricordare una donna intelligente, curiosa, appassionata, ironica come Rosanna.

Ho avuto la fortuna di conoscere Rosanna una decina di anni fa, e oggi dico che mi rammarico per la consapevolezza di averla conosciuta e frequentata per così poco tempo.

Rosanna è stata, anzi voglio dire è e sarà sempre una parte essenziale di questo giornale.

 Senza il suo contributo discreto e attivo il giornale sarebbe stato un’altra cosa.

Nell’autunno del 2012 assieme a Mario Benemeglio, a lui e a Norberto porgiamo le nostre condoglianze, ha dato l’impronta fondamentale ad Euroroma, giornale nato con pochi mezzi ma con molte idee e pari entusiasmo.

L’entusiasmo di Rosanna.

Noi di Euroroma siamo riconoscenti per le sue idee, le sue domande, le sue capacità, per quella passione che ha sempre contraddistinto Rosanna.

Chiunque l’ha conosciuta sa perfettamente quanto sia stata una donna appassionata.  Appassionata di cultura, di politica, di idee, di voglia di cambiare le cose, di vita.

Oggi sono tanti i ricordi che affiorano se con la mente ripercorro i nostri incontri: come la sua grande capacità di ascoltare, il suo desiderio sempre pronto di conoscere la realtà, di capire come e dove vanno le cose. Grande dote per un giornalista. Il suo sapersi rapportare con qualsiasi interlocutore. La sua abilità di non fermarsi alle apparenze, ma cercare pezzi di verità o di storie dovunque la sua innata curiosità la portasse.

 In particolare non mi è possibile non ricordare la forza che dedicava sempre, senza mai risparmiarsi, per tutto ciò che faceva. Lo dimostrava nelle mail che settimanalmente mi ha inviato negli ultimi cinque anni; mi proponeva idee e suggestioni per i suoi articoli, dimostrando sempre un’intuizione fuori dal comune nel sapere cogliere anche gli aspetti più nascosti o più complessi delle questioni che affrontava.

Una sensibilità notevole ha accompagnato Rosanna come una specie di tratto distintivo del suo essere donna. Perché Rosanna è stata tutto quello che una donna può essere. Moglie, madre, lavoratrice, intellettuale, scrittrice, amica, sognatrice e molto altro ancora. Sarebbe riduttivo per questo definirla una “femminista”.

Rosanna sapeva bene quanto può essere difficile per una donna riuscire a conciliare vita privata e vita pubblica, ragioni e sentimenti, razionalità e sensibilità, partecipazione e discrezione. Lei ci è riuscita, con forza e garbo.

Per tutto questo e per molto altro ancora ci mancherà.

Per tutto questo e per molto altro ancora le dico, le diciamo: Grazie!

Ciao Rosanna…



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