Di Battista "Non mi ricandido alle prossime elezioni". La rete si divide
Pensava peggio, Alessandro Di Battista. Pensava che qualcuno l'avrebbe accusato di "tradimento", che i giornali avrebbero speculato su una presunta sfiducia nella candidatura alla premiership di Luigi Di Maio. Ma ha controllato i commenti al suo post di ieri - quello in cui ha annunciato: "Non mi ricandido in Parlamento" - e ha visto che sono molti di più quelli che dimostrano comprensione e sostegno rispetto a chi dice di non capire.
Intorno alle 5 del mattino, Valter Toni scrive: "Grande!" e Silvano Matranga: "Sei un esempio, concreto, in bocca al lupo per te e la tua famiglia, arrivederci". Eliana Magnani si lancia un un: "Accettiamo la tua scelta però mi dispiace tantissimooooooooooooo", mentre alle due di notte Roberto Pula si sfoga: "Dibbaaaaa se non ti canditi io espatrio".
Ieri sera, sulla sua pagina, Luigi Di Maio assicurava che Alessandro Di Battista sarà in campagna elettorale fin da subito e che sarà "il primo degli attivisti". "Sai che sarà così fratello mio", ribatteva lui subito sotto. Il "guerriero" non vuole mostrare alcun disarmo né alcuna distanza.
Così, i commenti al post del candidato premier M5S sono tutti più inclini alla strategia: "Ottima mossa, non possiamo permetterci di bruciare due 'mostri' come Ale e Luigi alle prossime elezioni", scrive Luisella Stopponi, ma Jacopo Felugo dice di aver voglia di piangere e preconizza: "Ci sarà smarrimento e delusione in molti. Sono molto preoccupato" e Giuseppe Sica - incurante di essere sulla bacheca di Di Maio - scrive: "Alessandro è la vera anima del Movimento, l'uomo che impersonifica l'essenza stessa del M5S".
Sul blog, l'attivista Viviana rassicura; "Meglio che Di Battista si conservi come successore di Di Maio". E sui social, sembra di sentire l'eco delle voci che - tra i 5 stelle - si rincorrono in Parlamento: "Dibba prossimo candidato premier", "Dibba futuro sindaco di Roma".
"Mi dispiace per il Movimento, non saperlo dentro alle istituzioni - dice a Repubblica la candidata M5S alla guida della regione Lazio Roberta Lombardi - ma credo abbia fatto una cosa bella, un gesto di coerenza che dice ancora una volta chi è Alessandro. Il ruolo di parlamentare imbriglia, lui vuole sentirsi libero. Stamattina l'ho chiamato e mi è sembrato felice".