Mediterraneo. Aumento record dei flussi turistici nel 2017

di redazione 11/11/2017 ECONOMIA E WELFARE
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Il turismo nell'Europa del sud e nella regione Mediterranea segna un aumento record del 12% da gennaio ad agosto, rispetto allo stesso periodo del 2016. In ripresa anche le destinazioni del Medio Oriente, che nei primi otto mesi dell'anno registrano una crescita del 5%, secondo l'ultimo barometro dell'Organizzazione Mondiale del Turismo (OMT) delle Nazioni Unite, con sede a Madrid. A livello globale, nel suddetto periodo si registrano complessivamente 901 milioni di turisti internazionali, oltre 56 milioni in più rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso.
Date le prospettive positive, l'organismo prevede che il 2017 segnerà un nuovo record di crescita del settore, continua e solida, per l'ottavo anno consecutivo, con una media compresa fra il 4,5% e il 5% a livello globale alla chiusura dell'esercizio. Determinante per la buona performance delle destinazioni dell'aerea mediterranea, la crescita sostenibile e il recupero di mete turistiche come Egitto, Turchia e Tunisia, che l'OMT prevede torneranno a essere concorrenziali con destinazioni come la Spagna nel 2018. Gli incrementi più significativi degli arrivi di turisti si sono registrati in Africa (9%) ed Europa (8%), seguite da Asia e Pacifico (6%), Medio Oriente (5%) e America (3%). Dal 2010 le destinazioni di Medio Oriente e Nord Africa registrano alti e bassi, prima per l'inizio della Primavera araba, poi a causa di una serie di attentati terroristici contro obiettivi turistici.


Ma a poco a poco, assicurano alla OMT, la normalità sta tornando a Tunisi, in Egitto e in Turchia, salvo episodi puntuali, con un riflesso positivo nei principali mercati europei di provenienza dei turisti, che percepiscono una maggiore sicurezza e stabilità. Fra gli impatti negativi, il portale spagnolo leader nel settore Hosteltur ricorda l'eliminazione di cinque voli da parte del gruppo Thomas Cook dal Regno Unito con destinazione Sharm el Sheikh anche per il prossimo inverno e l'estate del 2018 e l'uccisione di due turisti accoltellati su una spiaggia egiziana. Effetti compensati dall'impatto positivo rappresentato dal recupero di 3,5 milioni di turisti fa luglio e agosto in Turchia e in Egitto; dal ripristino dei collegamenti delle compagnie aeree in Turchia, Tunisi ed Egitto; e dall'aumento delle prenotazioni di tour operator tedeschi in Egitto. In Europa, dove il settore registra una crescita media dell'8%, gli arrivi internazionali sono aumentati sia nell'Europa meridionale e mediterranea (+12%), che in quella occidentale (+7%), dopo i deboli risultati registrati nel 2016; ma anche nell'Europa settentrionale (+6%) e in quella centrale e orientale (+4%). Fra i 10 mercati principali, la spesa generata dal turismo internazionale ha registrato un rapido aumento in Cina (+19%), nella Repubblica di Corea (+12%), negli Stati Uniti (+8%) e in Canada (+7%). Le spese provenienti da Germania, Regno Unito, Australia, Italia e Hong Kong hanno registrato un incremento che oscilla fra il 3 e il 5 per cento, a fronte del modesto aumento dell'1% della Francia. 


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