Donna incastrata nelle porte della metro. Indagato per lesioni il macchinista.

di redazione Roma 16/07/2017 ROMA
img

E' indagato per lesioni il macchinista della metropolitana nelle porte della quale una donna è rimasta incastrata ed è stata trascinata per alcuni metri, riportando ferite gravi, alcuni giorni fa nella Capitale. La Procura di Roma ha acquisito una serie di filmati oltre all'informativa della Polizia e ha proceduto alla formale iscrizione del dipendente Atac.

Nei video si vede la donna, una bielorussa di 43 anni, che viene trascinata dalla metro. Del caso si occupa la polizia che nei giorni scorsi ha inviato un'informativa alla procura che ha aperto un'indagine sulla vicenda. In uno dei due video, che riprende più da vicino la cabina del conducente della metro, si vede lo stesso che fermo in stazione controlla più volte nello specchio retrovisore le persone che salgono e scendono prima di ripartire mentre porta qualcosa alla bocca, sembra mangiare.

Intanto Atac ricorda che da subito "è stata costituita una commissione di inchiesta, che sta procedendo con gli organismi di vigilanza (Ministero Infrastrutture e dei Trasporti e Regione Lazio) preposti a valutare tutti gli elementi per la corretta ricostruzione dei fatti e le effettive responsabilità".

Intanto tra i macchinisti Atac cresce il malcontento per come, dopo l'episodio, si voglia da più parti far passare la categoria come la sola responsabile di quanto accaduto. Alcuni colleghi del macchinista hanno fatto notare prima di tutto come il video di quanto accaduto, di proprietà dell'Atac e sequestrato dalla magistratura, sia finito senza problemi a disposizione dei media. Un fatto gravissimo a loro opinione. Inoltre proprio dal filmato si nota come non venga azionato nessun allarme, si ipotizza che fossero bloccati. Infatti in caso di allarme passeggeri, la leva sul montante della porta, si accende una spia rossa sulla fiancata, mentre per l'emergenza porte (leva sulla mantovana) si accende una spia bianca sulla fiancata, in entrambi i casi si accende una spia con un cicalino in cabina. Dal video e dall'articolo si vuole puntare l'attenzione sul macchinista che probabilmente sta mangiando, ma di fatto una volta avuto il consenso alla trazione, guarda avanti e non più gli specchi.

Rilevante, sempre secondo i macchinisti, è la questione di come mai l'azienda non si preoccupa mai di sensibilizzare l'utenza ad allontanarsi dalla linea gialla quando si sente il cicalino della chiusura porte, come da regolamento le persone si devono fermare e questo non avviene praticamente mai.

Infine è da tempo che alcuni macchinisti hanno fatto presente all'Atac casi eclatanti come la mancanza di procedure in caso di terrorismo e di terremoto, le gallerie buie e sporche, la mancanza di sicurezza a tutti i livelli a partire appunto dall'affollamento delle banchine in orari di punta.


Tags:




Ti potrebbero interessare

Speciali