Vita nello spazio. Su Encelado una delle lune di Saturno osservate condizioni favorevoli

di redazione 14/04/2017 SCIENZA E TECNOLOGIA
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Una delle lune più affascinanti e misteriose di Saturno, Encelado, potrebbe avere un ambiente capace di ospitare la vita nel suo oceano nascosto sotto i ghiacci. A strapparle il segreto è stata la sonda Cassini, tuffandosi in uno dei ciuffi di vapore dei geyser, abbondanti intorno al Polo Sud di questa Luna.

La scoperta, pubblicata sulla rivista Science e annunciata dalla Nasa in una conferenza stampa, è coordinata da Junter Waite, del Southwest Research Institute. Organizzata dalla Nasa, dall'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e dall'Agenzia Spaziale Italiana (Asi), la missione Cassini aveva già scoperto l'esistenza dell'oceano di Encelado nel 2014, nella ricerca condotta Luciano Iess, dell'Università Sapienza di Roma, e finanziata dall'Asi. Già allora c'era il sospetto che quell'ambiente avrebbe potuto avere caratteristiche tali da poter ospitare la vita. I dati appena pubblicati rafforzano moltissimo quel sospetto.

Lo strumento Ion Neutral Mass Spectrometer, a bordo di Cassini, ha infatti individuato indizi della presenza, in fondo all'oceano di Encelado, di sorgenti geotermali che potrebbero essere simili a quelle note sulla Terra. In particolare sono stati rilevati idrogeno e anidride carbonica, entrambi "ingredienti critici - osserva Science - per il processo noto come metanogenesi", ossia per la produzione di metano da parte di microrganismi. Commentando la scoperta su Science, il geochimico Jeffrey Seewald, dell'istituto oceanografico Woods Hole, la considera "un passo in avanti importante nel valutare quanto Encelado possa essere abitabile".

L’oceano sotterraneo della luna ghiacciata di Saturno Encelado risulta più caldo del previsto in corrispondenza del Polo Sud della Luna ed in questa regione potrebbe essere più vicino alla superficie di quanto si pensi, solo a 3 chilometri di profondità. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Nature Astronomy dal gruppo guidato da Alice Le Gall, dell’università Parigi-Saclay e Università Pierre e Marie Curie di Parigi. Si tratta di una ricerca fondata sull’analisi dei dati raccolti dalla sonda Cassini, nata dalla collaborazione fra Nasa, Agenzia Spaziale Europea (Esa) e Agenzia Spaziale Italiana (Asi), nel corso di un avvicinamento alla luna avvenuto nel 2011. Durante tale passaggio ravvicinato, la sonda ha catturato primi piani ad altissima risoluzione del polo Sud di Encelado nell’intervallo delle microonde.

Le immagini indicano che i primi chilometri sotto la superficie sarebbero almeno 20 gradi più caldi del previsto. Il calore in eccesso risulta poi particolarmente pronunciato in corrispondenza di tre fratture che non sono attive in questo momento, a differenza di altre da cui vengono emessi i famosi geyser di vapore della luna. Inoltre, in base ai dati inviati dalla sonda, i ricercatori hanno calcolato che in questa regione la crosta ghiacciata avrebbe uno spessore di circa 3 chilometri, in accordo con gli studi che indicano una profondita’ media del guscio di ghiaccio compresa fra 18 a 22 chilometri, con uno spessore inferiore 5 chilometri al polo Sud. ”Trovare temperature inaspettatamente superiori alle altre, in corrispondenza di queste tre fratture inattive, rende Encelado ancora piu’ intrigante’‘, ha detto Linda Spilker, del Jet Propulsion Laboratory della Nasa, che lavora alla missione Cassini. L’idea di un oceano piu’ caldo del previsto piace molto alla ricercatrice che si chiede ”se la vita potrebbe essersi sviluppata” in quell’ambiente. Una domanda che potrebbe trovare risposte da future missioni progettate per esplorare questo mondo e il suo oceano sommerso.


All'astrobiologa Daniela Billi, dell'università di Roma Tor Vergata, i nuovi dati su Encelado suggeriscono uno scenario che ricorda la Terra com'era circa 3,8 miliardi di anni fa, quando sono comparse le prime forme di vita nelle cosiddette "lost city", ossia negli sfiatatoi idrotermali scoperti nel 2000 in fondo al Pacifico e subito individuati come luoghi ideali per l'origine della vita.


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