Aleppo. Nell'inferno dell'assedio muore Anas Basha, il clown che portava un sorriso ai bambini contro la follia della guerra

di redazione 01/12/2016 NON SOLO OCCIDENTE
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Un noto attivista di Aleppo, Anas Basha, che lavorava come clown e animatore in un centro per il sostegno psicologico ai bambini dei quartieri orientali assediati e bombardati dalle forze lealiste, è stato ucciso in un raid aerei compiuto ieri sul quartiere Mashhad e attribuito ai jet russi o governativi. Lo riferiscono fonti di "Spazio per la speranza", l'organizzazione non governativa siriana che opera ad Aleppo est e presso cui lavorava il 24enne Anas.

Il bombardamento governativo su Aleppo est ha colpito un capannone e alcune case a Habbet Qubba, dove erano ospitati sfollati di altre zone di Aleppo est in fuga dall'offensiva lealista. Lo riferisce l'Aleppo Media Center (Amc), piattaforma di reporter della città. L'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria aveva in precedenza riferito di 21 uccisi, tra cui donne e bambini, nel bombardamento di Habbet Qubba, affermando che il bilancio era destinato a salire. L'Amc parla di 45 civili morti.

L’ Onu implora di interrompere l’assedio di Aleppo est - Il sottosegretario delle Nazioni Unite per gli affari umanitari Stephen O'Brian ha implorato il Consiglio di Sicurezza Onu di fare qualcosa per interrompere l'assedio di Aleppo avvertendo che gli abitanti della città sono a rischio sterminio: "Per il bene dell'umanità chiediamo, imploriamo, alle parti e a chi ha influenza, di fare tutto quanto in loro potere per proteggere i civili e consentire l'accesso alle zone assediata di Aleppo est, prima che diventi un enorme cimitero".

'Da sabato 25 mila fuggiti da Aleppo est' - Circa 25.000 persone sono fuggite da Aleppo est da sabato scorso: lo ha detto il sottosegretario delle Nazioni Unite per gli affari umanitari Stephen O'Brian, durante una riunione del Consiglio di Sicurezza Onu sulla Siria. Nel frattempo Egitto, Spagna e Nuova Zelanda hanno preparato una bozza di risoluzione del Cds che chiede 10 giorni di tregua ad Aleppo per permettere la consegna degli aiuti umanitari. Il documento è al vaglio dei Quindici e non è stato ancora deciso se e quando andrà al voto.

 

Anas al-Basha aveva 24 anni e faceva il clown ad Aleppo, in mezzo alle bombe, alla distruzione, in quello che l'Onu ha ieri definito un cimitero a cielo aperto. Si travestiva da pagliaccio, nell’inferno che è diventata la Siria, per alleviare i traumi e i drammi dei bambini, tra le macerie e l’odore delle bombe e della polvere.

Anas faceva parte dell'associazione "Space for Hope" ("Spazio per la speranza"), che ad Aleppo ha promosso un gran numero di iniziative per i bambini e non solo, mentre fuori si muore ogni giorno da oramai cinque sanguinosissimi anni. In particolare, Space for Hope collabora con 12 scuole nella città e fornisce supporto psicologico per oltre 300 bambini che hanno perso un genitore o entrambi. Come quello che faceva Anas al-Basha ogni giorno, col parruccone arancione, il cappello giallo e il naso rosso. L'associazione aveva realizzato anche degli asili/parco giochi sotterranei negli ultimi mesi, come già visto in Siria, ma ora ha sospeso le operazioni a causa del conflitto sempre più devastante.

Anas aveva deciso di rimanere fino all'ultimo ad Aleppo, nonostante i suoi genitori avessero deciso di lasciare la città da molto tempo. Anas si era sposato qualche mese fa ad Aleppo, con la sua giovane moglie, intrappolata come migliaia di persone ancora tra le macerie di Aleppo. 


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