Al teatro "L'Aura" va in scena l'amore dolce-amaro dei ragazzi della nuova generazione web

di Rosanna Pilolli 12/10/2016 ARTE E SPETTACOLO
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Protagonista dei nostri tempi la discussa nuova generazione del cellulare sempre-acceso, dei social frequentatissimi ma che tutto sommato non abbandona la tenerezza di sempre Per l’apertura della stagione teatrale 2016-2017 il Teatro “L’Aura” ha offerto in questi giorni  la commedia brillante e piena di un’ironia che diverte e non ferisce: “Il primo giorno d’estate".  Ne è l’autore e regista  il giovane Maurizio Canforini , scrittore, ideatore di testi teatrali  che esplorano il complesso mondo dei sentimenti sempre in una chiave originale e colta. Lo accompagnano nella “performance”  due giovani e graziose  attrici: Alessia Tona che mostra con una recitazione  briosa il frutto dei suoi studi nelle discipline artistiche unite alla danza classica e moderna. Giulia Pelliciari la cui esperienza professionale è stata pienamente acquisita nella Scuola d’Arte di Alessandro Preziosi e nello spettacolo “Sogno di una notte di mezza estate” di William Shakespeare nel ruolo di Puk. Chiude il quartetto Antonello Coggiatti  anche lui autore di testi, regista e attore di esperienza teatrale e radiofonica per la rete di Radio “Onda rossa”. A queste molteplici prestazioni artistiche ha inoltre aggiunto l’interpretazione di  alcune famose operette.

E’ il 21 giugno, appunto il primo giorno d’estate.  Quattro amici, Michele, Carla Francesco e Veronica stanno per incontrarsi. Due di loro si sono innamorati via chat e ora finalmente possono guardarsi negli occhi reali e valutare concretamente la consistenza o la nebulosità di questo amore ad alta tecnologia.  Per il loro incontro fondamentale hanno chiesto prudentemente  il supporto di due amici e deciso la piacevole circostanza di un pranzo in un ristorante  vegano, vegetariano assoluto che fa “tendenza” secondo una moda animalista, ecologista e altro purché improvvisata .La gola dei due “maschietti” è così punita, le ragazze non entrano nel merito. La prima coppia, quella in verifica si piace certamente ma bisogna trovare a tutti i costi l’incontro delle due anime in un miscuglio di psicoanalisi selvaggia, di astrologia corrente e di conoscenza ricavata al volo dagli oroscopi televisivi. Fa capolino anche una piccola mostra di turpiloquio ormai completamente accettato dai “media” e quindi parte del linguaggio corrente.. 

L’altra coppia si presenta con una sorpresa: i due si erano conosciuti e avevano dato luogo all’inizio di una “storia”,( un bacio soltanto) interrotta dal sospetto di tradimento. Fra i due nasce un dialogo brillante, un finto litigio amoroso che ricorda il teatro classico. Trionferà per loro  il  ritrovato amore  sospeso a suo tempo.  

Lo spettacolo corre veloce sulle risate degli spettatori. Apprezzabilissimi da un punto di vista di tecnica teatrale i siparietti con i pensieri dei due ultimi protagonisti  

 Tutti e quattro gli interpreti posseggono la presenza scenica e la “maschera” giusta.  


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