I cittadini romani i più tartassati dai tributi e dai servizi locali.

di redazione Roma 27/09/2016 ROMA
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Dal sito di Roma capitale

I cittadini romani spendono per i tributi locali (Irpef comunale e regionale) più di quando mediamente speso nelle altre città campione con soglie di esenzione relativamente basse. E’ quanto emerge dallo studio sulla Spesa delle famiglie per tributi e servizi locali nelle grandi città presentato in Campidoglio dall’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici locali di Roma Capitale, alla presenza dell'Assessore al commercio Adriano Meloni.

 Il lavoro quantifica la spesa delle famiglie per i tributi e per i servizi pubblici locali, evidenziando le politiche sociali attuate nelle nove principali città italiane: Roma, Milano, Napoli, Torino, Palermo, Genova, Bologna, Firenze e Bari. Per stimare la spesa complessiva e disaggregata delle famiglie per i principali servizi locali (rifiuti, acqua, trasporto pubblico locale, taxi, sosta a pagamento e servizi scolastici, e alcuni servizi culturali gestiti a livello locale) il rapporto identifica quattro famiglie tipo con diversi profili di reddito e di utilizzo dei servizi analizzati: l’anziano solo, la giovane coppia, la coppia con un figlio studente e la coppia con due figli.

 Per l’anziano solo, nonostante i tributi, l’ammontare della spesa a Roma è inferiore del 9% rispetto alle altre città, con abbonamento per il trasporto pubblico ridotto e minor spesa per il servizio idrico. La spesa della coppia giovane a Roma è inferiore alla media del 6%. Per la coppia con un figlio invece, la spesa per imposte e servizi locali supera la media del 3%. La spesa, sempre a Roma,  della coppia con due figli è la meno cara del campione.

 Lo studio mette in luce che le politiche sociali a Roma sono attuate utilizzando lo strumento tariffario e finanziando le agevolazioni mediante il prelievo tributario. La spesa diretta per servizi di tutte le famiglie-tipo romane risulta al di sotto della media e comunque si tutelano i soggetti più deboli (famiglie con reddito molto basso e con più figli in età scolare) per offrire a tutti i cittadini una parità di accesso ai servizi pubblici locali.

 Fra i servizi pubblici locali analizzati a Roma, l’igiene urbana è il servizio che più penalizza tutte le quattro tipologie di famiglia (nonostante la lieve diminuzione degli ultimi due anni). Diversa la situazione per gli altri servizi (trasporto pubblico locale, asilo nido, servizio idrico) i cui costi sono nella media o inferiori, con tariffe e agevolazioni che favoriscono gli utenti, in particolare quelli socialmente più deboli.

 



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