Il referendum domenica 4 dicembre. Lo ha deciso il Consiglio dei MInistri

di redazione Euroroma 26/09/2016 POLITICA
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La data del voto per il referendum costituzionale è il 4 dicembre. Lo ha comunicato il presidente del Consiglio Matteo Renzi ai ministri riuniti in questi minuti per il Cdm a Palazzo Chigi

Continuano a protestare Forza Italia e Sinistra italiana, per il fatto di non essere stati 'consultati' sulla scelta della data. Una sensibilità così alta sulla domenica del voto, deriva dal fatto che tanto i sostenitori del Sì quanto i fautori del No reputano il voto sulla riforma della Costituzione uno snodo determinante. 

Il Movimento 5 Stelle intanto fa sapere "Quando abbiamo detto No alle Olimpiadi hanno tremato, ma con il No al referendum vedranno la loro fine", dice il sindaco di Roma Virginia Raggi, che così ha galvanizzato il pubblico della festa "Italia 5 Stelle" a Palermo. "No a una riforma scritta dalla P2", rincara Vito Crimi. Mentre a In Mezz'ora Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista rilanciano la loro strategia per il "dopo": cambiare l'Italicum con una legge elettorale proporzionale, affermarsi come primo partito nelle urne e poi "credere la fiducia in Parlamento sui singoli temi". 

 Se al referendum dovessero vincere i sì, l’Italia cesserà di essere un paese dove vige il “bicameralismo perfetto”, cioè la parità di ruolo e competenze tra le due camere, saranno modificati i rapporti tra stato e regioni e saranno introdotte tutta un’altra serie di modifiche come quelle sull’elezione del presidente della Repubblica e sull’istituto del referendum. Per via della sua importanza per il paese e per l’impatto che avrà sul futuro del governo e della politica italiana – Renzi ha detto che si ritirerà dalla politica se dovesse essere sconfitto – il referendum ha suscitato un forte dibattito politico su tutti gli aspetti toccati dalla riforma.

 

 


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