Bollette della luce. L'Antitrust indaga sulle "bollette pazze"
Negli ultimi tre anni più di 500 mila reclami e segnalazioni sono giunte all’Antitrust circa presunte irregolarità che sarebbero contenute nelle bollette di luce e gas. Da tempo le associazioni dei consumatori hanno avviato campagne di sensibilizzazione e denuncia circa reiterati e diffusi comportamenti “disdicevoli” che le compagnie adotterebbero in relazione all’erogazione delle fatture, a tal punto che l’ Autorità garante della concorrenza e del mercato ha deciso di fare chiarezza sulla vicenda aprendo una serie di procedimenti istruttori. Nel mirino sono finiti praticamente tutti i maggiori fornitori di utenze: in particolare le irregolarità riguardano principalmente quelle domestiche.
Acea Energia, Edison Energia, Enel Energia, Enel Servizio Elettrico ed Eni, nessuna distinzione fra queste compagnie in merito alle possibili violazioni del Codice del consumo. Nel dossier istituito dal Garante si farebbe cenno ad accuse gravi, come la sostanziale procedura di fatturazione su consumi presunti, la non presa in considerazione delle autoletture degli utenti, oppure i conguagli pluriennali (forme queste esplicitamente vietate), la mancata registrazione dei pagamenti effettuati con immediata e immotivata procedura di distacco della fornitura, per arrivare al mancato rimborso dei crediti maturati dai consumatori. Una serie di irregolarità che hanno convinto l’Antitrust ad ispezionare con l’ausilio della Guardia di Finanza delle sedi delle società in questione di Roma, Milano e San Donato Milanese.
Per le maggiori associazioni dei consumatori, Adiconsum, Federconsumatori, Adusbef si tratta di un provvedimento auspicato da tempo e che finalmente dovrebbe fare luce, è il caso di dirlo, sui comportamenti scorretti o peggio illegali delle società fornitrici che negli ultimi anni hanno causato diversi problemi ad ignari e quasi sempre corretti utenti. Infatti ciò che rende ancora più grave la vicenda, se le accuse verranno provate, è che le presunte irregolarità sarebbero state perpetrate a danno di utenti nella maggior parte dei casi in regola in relazione ai contratti stipulati, o di utenti, come le persone anziane, che ovviamente timorose di vedersi staccare la fornitura avrebbero pagato cifre ben al di là di quelle effettivamente dovute.
Quest’ultima vicenda va in ogni caso ad inserirsi in una questione più generale di funzionalità e trasparenza di un mercato quale quello della fornitura dell’elettricità quanto mai complesso, intricato, una vera e propria giungla che la reclamizzata “liberalizzazione” non ha né migliorato né semplificato e né, tanto meno, orientato verso il contenimento delle tariffe, così come era stato pubblicizzato da tutti coloro i quali si sono spesi per sostenere la deregulation.
Fra gli innumerevoli esempi che si possono citare sulla difficoltà dei consumatori in merito alle forniture di energia elettrica si può tranquillamente partire dalla famigerata nebulosità della bolletta che bimestralmente riceviamo. Una bolletta fatta di numeri, parole, cifre, percentuali, che quasi sempre scoraggiano una reale comprensione da parte degli utenti.
A tal proposito pubblichiamo una sorta di decalogo redatto da Adiconsum, un aiuto per leggere e capire tutte le voci della bolletta elettrica.
La fatturazione cartacea che riceviamo è suddivisa in tre parti, in attesa della cosiddetta bolletta 2.0 che avrà un solo foglio.
Come si legge una bolletta della luce?
In attesa della nuova bolletta 2.0 che debutterà il prossimo mese di settembre, la bolletta attualmente è divisa in tre parti:
la prima: dà indicazioni generali sull’intestatario e sulla tipologia di contratto. Inoltre, contiene il riepilogo delle letture ed il riepilogo generale dei consumi
la seconda: mostra i dettagli dei costi divisi in:
· quota fissa ossia il corrispettivo che ogni utente annualmente deve pagare
· quota potenza ossia il corrispettivo della propria potenza contrattuale ≤3kW
· quota energia variabile ossia il totale dei costi fissati dall’Autorità per l’energia e il gas se si è nel mercato vincolato o dall’azienda se si è nel mercato libero.
la terza: fornisce informazioni dettagliate sulla fornitura.
Lo sapevi che esistono diverse bollette della luce?
Nel nostro Paese la fornitura dell’energia elettrica può venire dal mercato tutelato (vincolato/regolamentato) o dal mercato libero.
· Mercato tutelato: se il tuo fornitore di energia è un’azienda che opera nel mercato tutelato, le tariffe che ti applica sono quelle fissate trimestralmente dall’Autorità per l’Energia e per il Gas
· Mercato libero: se il tuo fornitore di energia è un’azienda che opera nel mercato libero, il prezzo e le condizioni sono quelle stabilite direttamente da lui e di solito rimangono tali per 2 anni.
CONSIGLIO: Verifica se la tua azienda opera nel mercato tutelato o nel mercato libero andando a controllare sul primo foglio della bolletta dove è riportata questa informazione.
Bollette e loro Voci
In base alla suddivisione soprariportata le bollette riportano diverse Voci:
- Voci della bolletta del mercato tutelato:
· servizi di vendita, ossia la spesa per acquistare l’energia
· servizi di rete, ossia la spesa per la trasmissione e la distribuzione dell’elettricità fino a casa, la gestione del contatore, la messa in sicurezza delle centrali nucleari, gli incentivi alle fonti rinnovabili.
· Imposte (IVA e accise)
- Voci della bolletta di azienda del mercato tutelato:
Possono variare come numero e dicitura.