La sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, all'esito della Camera di consiglio seguita all'adunanza del 29 ottobre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto. Lo si legge in una nota della corte. "Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note con apposita Deliberazione entro 30 giorni".
La Corte dei Conti boccia il progetto del Ponte sullo stretto di Messina. La decisione della Corte agita il governo.
Una riunione di governo sul ponte sullo Stretto si terrà in mattinata a Palazzo Chigi, all'indomani della decisione della sezione centrale di controllo della Corte dei conti che ha negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess sull'opera. L’incontro con Matteo Salvini è previsto alle 10.30. La "riunione d'urgenza" è stata convocata nella serata di ieri dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni.
“Ora Salvini è al Mit per confrontarsi con tecnici, manager e uffici dopo la decisione della Corte dei Conti – si sottolinea in una nota -. L’obiettivo è trovare una soluzione per far partire i lavori Il vicepremier e ministro è determinato”.
Ieri mercoledì 29 ottobre la sezione centrale di controllo di legittimità su atti del Governo e delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, all'esito della Camera di consiglio seguita all'adunanza del 29 ottobre 2025, non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto. Lo si legge in una nota della corte. "Le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note con apposita Deliberazione entro 30 giorni".
La sezione di controllo della Corte dei Conti dopo una udienza durata cinque ore e oltre quattro ore di camera di consiglio ha negato la bollinatura della delibera Cipess contestando di fatto tutto l’iter messo in piedi dal governo Meloni per realizzare l’infrastruttura. Le motivazioni ufficiali del diniego saranno rese note nei prossimi giorni ma già nell’udienza di ieri mattina la magistrata delegata Carmela Mirabella ha evidenziato una serie di anomalie alle quali i dirigenti di Palazzo Chigi, ministero delle Infrastrutture e Mef non hanno risposto, secondo la Corte, in maniera convincente.
"La mancata registrazione da parte della Corte dei conti della delibera CIPESS riguardante il Ponte sullo Stretto è l'ennesimo atto di invasione della giurisdizione sulle scelte del Governo e del Parlamento. Sul piano tecnico, i ministeri interessati e la Presidenza del Consiglio hanno fornito puntuale risposta a tutti i rilievi formulati per l'adunanza di oggi; per avere un'idea della capziosità, una delle censure ha riguardato l'avvenuta trasmissione di atti voluminosi con link, come se i giudici contabili ignorassero l'esistenza dei computer". Così la premier, Giorgia Meloni, ha commentato la sentenza dei magistrati contabili.
Proprio questa mattina, giovedì 30 ottobre, una nota della Corte dei Conti fa sapere che "tramite la Sezione di controllo di legittimità si è espressa, nella giornata di ieri, su profili strettamente giuridici della delibera Cipess, relativa al Piano economico finanziario afferente alla realizzazione del 'ponte sullo Stretto', senza alcun tipo di valutazione sull'opportunità e sul merito dell'opera". Nella nota si aggiunge: "Il rispetto della legittimità è presupposto imprescindibile per la regolarità della spesa pubblica, la cui tutela è demandata dalla Costituzione alla Corte dei Conti. Le sentenze e le deliberazioni della Corte dei conti non sono certamente sottratte alla critica che, tuttavia, deve svolgersi in un contesto di rispetto per l'operato dei magistrati".
Il ministro dei Trasporti: “Andiamo avanti”
"La decisione della Corte dei Conti è un grave danno per il Paese e appare una scelta politica più che un sereno giudizio tecnico", ha detto il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini. "In attesa delle motivazioni, chiarisco subito che non mi sono fermato quando dovevo difendere i confini e non mi fermerò ora visto che parliamo di un progetto auspicato perfino dall'Europa che regalerà sviluppo e migliaia di posti di lavoro da sud a nord. Siamo determinati a percorrere tutte le strade possibili per far partire i lavori. Andiamo avanti".
Intanto Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata di Forza Italia fa sapere che "sulla realizzazione del ponte sullo Stretto il governo, così come già affermato dal premier Meloni e dal ministro Salvini, andrà avanti. Altro che game over, come spererebbe qualche oscurantista dell'opposizione. Nelle prossime settimane - questa una possibile soluzione in campo - l'esecutivo potrà assumersi la responsabilità politica di superare i rilievi della Corte dei Conti”.
Siracusano aggiunge: “Ci potrà infatti essere una deliberazione specifica del Consiglio dei ministri, che ha il compito di valutare se l'atto in questione risponda a interessi pubblici di rilevanza superiore e quindi debba essere eseguito comunque. Se il Consiglio dei ministri confermerà la necessità dell'atto, la Corte dei Conti dovrà comunque ordinare la registrazione dell'atto, apponendo un visto con riserva. Un atto registrato con riserva acquisisce piena efficacia legale, cioè può essere eseguito normalmente, ma rimane comunque una possibile responsabilità politica per il governo, cosa che francamente non ci spaventa. A causa di questa vicenda perderemo un pò di tempo, ma andando avanti con determinazione eviteremo che questo Paese venga screditato di fronte a chi è pronto ad investire".
"Abbiamo accolto con grande sorpresa l'esito del controllo di legittimità operato dalla Corte dei conti che non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione la Delibera Cipess n. 41/2025 del Ponte sullo Stretto". Lo afferma l'Amministratore delegato della Stretto di Messina Pietro Ciucci. "Tutto l'iter seguito è stato sempre svolto nel pieno rispetto delle norme generali e speciali italiane ed europee relative alla realizzazione del ponte - ha detto Ciucci - Restiamo in attesa delle motivazioni mantenendo l'impegno di portare avanti l'Opera, missione che ci è stata affidata da tutto il Governo e dal Ministero delle infrastrutture in attuazione delle leggi approvate dal Parlamento italiano".
Schlein: “Gravi parole su Corte conti svelano obiettivo Meloni”
"Meloni con le sue gravi affermazioni contro la Corte dei Conti chiarisce il vero obiettivo della riforma costituzionale. Non è una riforma che serve a migliorare la giustizia, né serve agli italiani. Serve a questo governo per avere le mani libere e mettersi al di sopra delle leggi e della Costituzione." Così la segretaria del Pd Elly Schlein dopo il commento della premier sulla decisione dei magistrati contabili sul Ponte sullo Stretto.

