Per i figli di coppie omosessuali nessun diritto di trascrizione per il riconoscimento. Il centro destra boccia le norme UE.

di redazione 14/03/2023 CULTURA E SOCIETÀ
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La commissione Politiche europee del Senato ha bocciato la proposta di regolamento europeo per il riconoscimento dei diritti dei figli anche di coppie gay e l'adozione di un certificato europeo di filiazione.

La risoluzione della maggioranza - contraria alla proposta di regolamento e presentata dal relatore, il senatore Giulio Terzi di FdI - è passata con 11 voti favorevoli e 7 contrari.

"In risposta alla circolare del Ministero degli Interni, che vieta le trascrizioni degli atti di nascita, chiediamo al sindaco di Milano Sala ed agli altri sindaci di fare disobbedienza civile e trascrivere i certificati di nascita, come in USA negli anni '50 i sindaci che si opponevano ai divieti dei matrimoni interrazziali. Quando, una norma è ingiusta e discriminatoria chi fa politica deve avere il coraggio di disobbedire": così Fabrizio Marrazzo, Portavoce Partito Gay LGBT+, Solidale, Ambientalista. 

"Lo stop che il Comune di Milano è costretto a comunicare è una delle manifestazioni più concrete della furia che la maggioranza di destra sta scatenando contro le persone lgbti", ha detto Gabriele Piazzoni, segretario generale di Arcigay. "Siamo sotto attacco riceviamo quotidianamente notizie di provvedimenti e proposte normative di questa maggioranza volte a comprimere, abolire, cancellare il riconoscimento di diritti- prosegue Piazzoni - Milano è solo uno dei casi, il paradigma pare essere quello di allineare l'Italia a Paesi come l'Ungheria, dove alla negazione dei diritti corrispondono tassi di violenza altissimi e un clima sociale persecutorio ai danni delle persone lgbti. Mai come in queste settimane, in cui abbiamo misurato il tasso di inumanità di questo governo, abbiamo sentito questa deriva come incombente".

Le posizioni
"L'Unione Europea ci chiederebbe obbligatoriamente registrare in Italia i cosiddetti figli di due padri o di due madri solo perché sono stati registrati all'estero. Noi riteniamo che questa sia una materia che riguarda gli Stati membri, in questo caso l'Italia, e deve essere regolata da proprie leggi. Perché altrimenti succede che anche coppie italiane magari avvalendosi della schiavitù delle donne attraverso l'utero in affitto, per cui i bambini diventano merce che si acquista e le donne strumenti da affittare sarebbero fatti all'estero e poi vengono portati in Italia. Noi ci opponiamo a questo". Lo afferma Lucio Malan, capogruppo di Fdi al Senato ad Agorà Rai Tre.

"La nostra risoluzione prevede il via libera al Certificato di filiazione europea per tutelare i diritti dei minori ma allo stesso tempo inserisce, nettamente, nelle premesse, il fatto che la gpa (gravidanza per altri ndr) costituisca un reato. Lo dichiara Raffaella Paita, capogruppo di Azione-Italia Viva al Senato.

"Con una circolare il governo annulla il riconoscimento dei figli nati dalle coppie gay. Per la Meloni ed i suoi prefetti questi bambini sono solo figli di serie b. Un altro passo indietro sullo stato di diritto. Non credevamo di dover ricordare alla prima mamma presidente del Consiglio che i figli sono tutti uguali". Così sui social l'eurodeputata del Pd Alessandra Moretti.

Hanno ragione le Famiglie Arcobaleno a denunciare una discriminazione intollerabile. Il sindaco Sala invoca una legge ad hoc, sappia che noi l'abbiamo l'abbiamo presentata fin dalla scorsa legislatura e auspichiamo che tutte le opposizioni facciano fronte comune per riconoscere anche in Italia il matrimonio egualitario è il riconoscimento e l'adozione dei figli alle coppie lgbt e monogenitoriali. Così la vicepresidente del gruppo M5S al Senato e coordinatrice del Comitato Politiche di Genere e Diritti Civili del Movimento 5 stelle Alessandra Maiorino.

Intanto Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala interviene sul tema dello stop alla trascrizione dei figli di coppie omogenitoriali imposto al Comune."Questo a mio parere è un passo indietro evidente dal punto di vista politico e sociale, e mi metto nei panni di quei genitori che a Milano pensavano di poter contare su questa possibilità".

"La registrazione non dipende solo dalla volontà politica, è un atto che ha a che fare, logicamente, con l'apparato amministrativo del Comune e io, vista anche la presa di posizione della Procura, non posso esporre un funzionario comunale a rischi personali di natura giudiziaria", ha chiarito.

"Da oggi, ancora più di prima - aggiunge - mi faccio carico di portare avanti politicamente questa battaglia e di seguire con la massima attenzione ogni sviluppo, normativo e giudiziario di questa complessa vicenda".

"Pronto a cogliere ogni opportunità concreta affinché continui il cammino di riconoscimento dei diritti di tutte e tutti e affinché Milano ne sia sempre protagonista", ha aggiunto. "Dovrebbe essere il legislatore a consentire con legge, come avviene in altri Paesi anche europei, ad esempio in Spagna e Danimarca, la registrazione del figlio di coppia dello stesso sesso a prescindere dal più oneroso e ad oggi davvero travagliato procedimento dell'adozione in casi particolari". 

La circolare del Prefetto di Milano sullo stop alle trascrizioni
Il Comune di Milano ha interrotto le trascrizioni dei certificati di nascita esteri dei figli nati da coppie omogenitoriali in Italia. La sospensione delle registrazioni arriva dopo una circolare del Prefetto di Milano che, secondo quanto si apprende, a sua volta ha interpellato il ministero dell'Interno. La prefettura, per chiedere l'interruzione delle trascrizioni, ha fatto riferimento alla legge 40 del 2004, quella sulla procreazione medicalmente assistita, consentita solo a coppie formate da persone di sesso diverso. Una legge che vieta anche la maternità surrogata. Di fronte a questa circolare, il sindaco Sala non ha potuto fare altro che sospendere le registrazioni. Lo stesso sindaco di Milano oggi ha subito incontrato le famiglie 'arcobaleno' e i loro rappresentanti e ha spiegato loro questa difficoltà.

 



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