Qatargate. Parlamento europeo, chiesta la sostituzione della greca Kaili come vicepresidente. Proseguono le indagini.

di redazione 10/12/2022 POLITICA
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Qatargate. 

Sulla vicepresidente del Parlamento europeo, la greca Eva Kaili, già fermata dalla polizia belga e nel cui domicilio sarebbero stati trovati sacchi di denaro in contanti dagli inquirenti, viene fuori che il 21 novembre scorso al Parlamento europeo perorava la causa qatariota dichiarando il paese un "paladino dei diritti del lavoro" nel mondo arabo e oltre. 

"Oggi i Mondiali in Qatar sono la prova di come la diplomazia dello sport possa ottenere una storica trasformazione in un paese, con riforme che ispirano il mondo arabo. Io avevo detto che il Qatar è un paladino dei diritti del lavoro, con l'abolizione della Kafala (permesso del datore di lavoro necessario per lasciare il Golfo) e l'introduzione del salario minimo" diceva Kaili. 

"Si sono impegnati a una visione per scelta e si sono aperti al mondo. Eppure alcuni qui chiedono che siano discriminati, li bullizzano e accusano di corruzione chiunque parli con loro. Però comprano il loro gas e hanno compagnie che in Qatar fanno miliardi". "Non abbiamo il diritto morale di fare lezioni per andare a caccia dell'attenzione dei media e non imponiamo i nostri modelli, li rispettiamo".

A seguito delle indagini in corso, il gruppo S&d (Socialisti e democratici, il principale gruppo di centro-sinistra del Parlamento europeo) ha richiesto di sostituire Eva Kaili come vicepresidente “per proteggere la rispettabilità dell'istituzione e la fiducia dei cittadini”. Lo annuncia in un tweet la presidente del Gruppo, Iratxe Garcia Perez. “I socialdemocratici chiederanno un nuovo punto all'ordine del giorno della prossima conferenza dei presidenti del Pe, sulla base dell'art. 21 del regolamento interno”. 

L'ex eurodeputato Antonio Panzeri (eletto nel Pd e poi passato ad Articolo 1 che lo ha ora sospeso dall'elenco degli iscritti), tra i fermati nell'indagine di Bruxelles, avrebbe usato "metodi ingegnosi e spesso scorretti per raggiungere i suoi scopi". Lo si legge in un atto notificato ieri alla moglie Maria Colleoni, fermata insieme alla figlia nella loro casa di Calusco D'Adda, in provincia di Bergamo. Le due donne sono state raggiunte da un mandato di arresto europeo con l'accusa di concorso in associazione per delinquere, corruzione e riciclaggio. Nella sommaria descrizione dei fatti spunta una vacanza per la famiglia Panzeri costata "100 mila euro".

Panzeri "è sospettato" di essere intervenuto "politicamente con i membri" che lavorano al Parlamento Europeo "a beneficio di Qatar e Marocco, contro pagamento".

Lo si legge in uno degli atti dell'indagine di Bruxelles per "corruzione di funzionari e membri degli organi delle Comunità europee e di Stati esteri, riciclaggio e associazione per delinquere". Nel documento è scritto che comunque vige la "presunzione di innocenza".

Riguardo invece a Maria Colleoni e Silvia Panzeri, rispettivamente moglie e figlia dell'ex eurodeputato, arrestate ieri nell'ambito di un'indagine di Bruxelles per corruzione, sono ritenute "pienamente consapevoli" dell'attività del marito e padre e "persino del trasporto di doni". Le due sono menzionate "nella trascrizione di intercettazioni telefoniche" durante le quali l'ex europarlamentare "ha commentato la consegna dei doni" di cui sarebbe stato "a quanto pare" il beneficiario.

Come si legge in un atto che riporta la sommaria descrizione della vicenda per la quale è stato emesso il mandato di arresto europeo, moglie e figlia, accusate degli stessi reati contestati all'ex eurodeputato, "paiono addirittura partecipare al trasporto dei regali".

Gli eurodeputati verdi e socialdemocratici si opporranno lunedì all'avvio dei negoziati sulla liberalizzazione dei visti per i cittadini del Qatar nell'Unione Europea, con il parlamento europeo sotto shock per i sospetti di corruzione al suo interno che coinvolgono proprio il Qatar. Riuniti a Strasburgo, i deputati devono convalidare l'apertura dei colloqui tra il Parlamento europeo e gli Stati membri dell'Ue in vista della finalizzazione di un testo che faciliti il regime dei visti per i viaggiatori provenienti dal Qatar e dal Kuwait. Questo testo, che ha già ricevuto il via libera degli stati membri a fine giugno, prevede l'esenzione dal visto per i cittadini del Qatar e del Kuwait che si recano nell'Unione europea per un periodo massimo di 90 giorni, previo accordo di reciprocità con questi due Paesi. Ma l'operazione anti-corruzione condotta ieri dalla polizia belga sta ora sconvolgendo l'agenda.

"Siamo profondamente turbati per le notizie di indagini e fermi avvenuti ieri a Bruxelles in una operazione relativa a presunti episodi di corruzione operati dalle autorità del Qatar. Condanniamo con fermezza ogni forma di corruzione e ogni tentativo di condizionare l'indipendenza dell'Europarlamento e di tutte le istituzioni europee.  Sosteniamo pienamente il lavoro della magistratura e delle autorità inquirenti belghe".    

Così in una nota il Partito Democratico. "Sulle gravi ipotesi accusatorie - continua la nota - deve essere fatta piena luce nel più breve tempo possibile con la massima trasparenza. La commissione di garanzia della Federazione del Belgio del Partito Democratico ha disposto oggi la sospensione cautelare, con effetto immediato, di Francesco Giorgi, tra i fermati nell'ambito dell'inchiesta".



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