Istat. Le famiglie in Italia aumentano ma diminuisce il numero dei componenti

di redazione 07/03/2022 CULTURA E SOCIETÀ
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Le famiglie in Italia aumentano ma sono sempre più piccole. È quanto emerge dal 'censimento permanente Istat sulla popolazione, riferito agli anni 2018 e 2019.

Il 99,4% della popolazione censita come residente in Italia (59.641.488 individui) vive in famiglia mentre sono solo 382.067 le persone in convivenza anagrafica, ossia che abitano in istituti assistenziali, ospizi, istituti di cura e altre residenze collettive. Rispetto al Censimento del 2011, in linea con l'andamento negli ultimi decenni, le famiglie sono aumentate di 1.239.356 unità (+5%), passando da 24.611.766 a 25.851.122. Considerando gli ultimi 50 anni, l'aumento è di quasi 10 milioni (15.981.177 nel 1971).

La differenza tra regioni

La crescita del numero di famiglie ha interessato tutte le ripartizioni del Paese anche se con intensità diverse: in particolare, tra il 2011 e il 2019 l'incremento più elevato, pari al 6,8%, è stato rilevato nelle regioni centrali, il più basso (+3,5%) nelle due isole maggiori.

Diminuisce il numero dei componenti

Le famiglie aumentano, però, sono sempre più piccole: il numero medio di componenti, infatti, scende da 3,35 del 1971 a 2,29 del 2019. Nelle regioni del Sud, dove le famiglie sono storicamente più numerose, si attesta a 2,5 componenti, ma erano 3,75 nei primi anni '70 e 2,92 all'inizio del nuovo millennio.

Le profonde trasformazioni economiche e sociali che hanno interessato la Penisola nel mezzo secolo osservato, il calo delle nascite, il progressivo invecchiamento della popolazione e il consistente ingresso di cittadini stranieri hanno contribuito al forte ridimensionamento delle famiglie, scrive l'Istat: a crescere sono soprattutto le famiglie unipersonali, pari a 9.073.852 nel 2019, il 35,1% del totale contro il 12,9% del 1971.


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