Scuola. Migliaia di studenti nelle piazze per chiedere più spazio e fondi alla scuola pubblica

di redazione 19/11/2021 CULTURA E SOCIETÀ
img

Sono migliaia gli studenti scesi in piazza in tutta Italia per chiedere un cambio di rotta per il settore scolastico. "Il futuro è nostro, ripartiamo da zero", è lo slogan della manifestazione. Secondo quanto riferito dalla "Rete degli Studenti Medi", a Roma circa 3mila giovani si sono riuniti a Piramide in un corteo diretto fino al Ministero, dove chiederanno un incontro con il ministro Patrizio Bianchi. A Milano alcune centinaia di giovani sono davanti al Palazzo della Regione.

A Torino il corteo nel centro cittadino è aperto dallo striscione con la scritta: "Siamo il futuro ma senza un futuro". 'Last' e 'Studenti Indipendenti' le sigle che hanno indetto l'iniziativa.  Una grande partecipazione si registra a Palermo e in tutta la Sicilia dopo i crolli degli edifici negli scorsi giorni. Cortei sono in corso poi anche a Genova, Taranto, Cagliari e in tutto il Veneto. "Oggi siamo in piazza perché vogliamo portare al centro i nostri bisogni e le nostre proposte, la politica ci deve ascoltare" dichiarano gli studenti. "Per l'ennesima volta siamo rientrati a scuola e tutte le carenze strutturali del nostro sistema educativo si sono mostrate - dichiara Luca Redolfi coordinatore dell'Unione degli Studenti - scuole pericolanti, trasporti affollati e insufficienti, didattica nozionistica, diritto allo studio negato, sono solo alcuni dei motivi per i quali il oggi le studentesse e gli studenti si sono mobilitati in tutto il paese.È necessaria una riforma totale del mondo dell'istruzione, che sappia rinnovare la didattica e immaginare un nuovo modello di scuola inclusiva che sappia trasformare la società".    In piazza anche gli studenti universitari. Lorenzo Morandi di Link Coordinamento Universitario dichiara: "Dopo la pandemia ci saremmo aspettati una risposta significativa dal governo ai bisogni degli studenti e invece in legge di bilancio non c'è nemmeno un euro per noi. Vogliamo l'innalzamento della no tax area per le tasse universitarie almeno a 30.000 di ISEE, verso la gratuità dell'istruzione; vogliamo agevolazioni e misure reali di sostegno sugli affitti e sui trasporti, fondi per ampliare e riqualificare gli spazi universitari." 

Gli studenti, inoltre, pongono l'accento sulla necessità di un cambio di rotta generale, a partire dal ripensamento dell'ultima legge di bilancio: "Questa legge di bilancio è l'ennesima dimostrazione che il governo non ha alcun interesse nel rispondere ai bisogni della popolazione. Per la nostra generazione non ci sono neanche le briciole: contro gli attacchi al reddito e al lavoro che questo governo sta portando avanti, vogliamo un futuro libero dalla precarietà e strumenti di welfare incondizionati che permettano a noi giovani di emanciparsi davvero" continua Arianna Petrosino della Rete della Conoscenza.    In alcune città le questure hanno vietato all'ultimo le manifestazioni o imposto variazioni di percorso e modalità, ma questo non ha fermato gli studenti "La mobilitazione di oggi èa nche una risposta al tentativo di stretta repressiva operato dal ministero dell'Interno con la direttiva del 10 novembre: non siamo disposti a lasciare che la nostra protesta venga invisibilizzata", continua Manuel Masucci, della Rete della Conoscenza 



Ti potrebbero interessare

Speciali