La morte di Charlie Watts. I Rolling Stones omaggiano il batterista, compagno di una vita. Keith Richards "Si chiude"

di redazione 25/08/2021 ARTE E SPETTACOLO
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Messaggi di cordoglio da tutto il gotha della musica mondiale per la morte  a 80 anni di Charlie Watts, storico batterista e leggenda dei Rolling Stones, fanno da contrappunto in queste ore al silenzio struggente dei suoi più longevi compagni di scena e di vita: Mick Jagger e Keith Richards, 77 e 78 anni rispettivamente, pionieri con lui della band inglese che rivaleggiò con i Beatles. 
    Sir Mick si è limitato a pubblicare sul suo profilo Twitter - senza aggiungere una parola - una foto sorridente di Watts, lo Stone più riservato e più elegante di tutti, scattata su un palco ancora non molti mesi fa. 

Mentre Keith ha diffuso addirittura un'immagine vuota, una batteria solitaria su sfondo buio con affisso il tipico cartello che indica la chiusura dei negozi (closed), come a significare - forse - la fine di una storia con l'uscita di scena di Charlie. 
    L'unico superstite della storica formazione attuale della celeberrima rock band inglese a esprimere il dolore a caldo in un messaggio scritto resta così il 74enne Ronnie Wood, chitarrista degli Stones dal 1975, che twitta rivolgendosi direttamente a Watts: "Ti ho voluto bene, compagno dei Gemelli. 
    Mi mancherai dal profondo del cuore. Sei il migliore". 
    Charlie Watts conobbe i neppure ventenni Mick, Keith e Brian Jones (morto nel 1969) a metà del 1962, condividendo con loro il palco di alcuni club londinesi di rhythm & blues; poi, a inizio 1963, fu assoldato ufficialmente dai neonati Rolling Stones unendosi alla linea originaria con Jagger, Jones, Richards e il bassista Bill Wyman: primo e unico batterista della band lungo una storia durata per lui quasi 60 anni. 



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