No Vax e NO Green Pass. La ministra Lamorgese "Manifestazioni non autorizzate. Chi sono le migliaia di persone scese in piazza

di redazione 27/07/2021 POLITICA
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Sabato 24 luglio, in migliaia, in tutta in Italia, erano scesi in piazza per dire "no" al Green pass. Martedì tornano le manifestazione di protesta per contestare l'obbligatorietà dell'utilizzo del lasciapassare verde che scatterà, così come deciso dal Governo, dal prossimo 6 agosto per una serie di attività.

Il movimento #IoApro, nato durante la pandemia per chiedere lo stop alle misure restrittive anti-Covid e formato da esercenti e operatori del settore della ristorazione, annuncia una iniziativa per le 15, a piazza del Popolo a Roma. Gli organizzatori assicurano che saranno "almeno 50 mila". "Inserire il green pass, oltre che una limitazione inaccettabile dell'individuo, andrebbe a creare a tutte le categorie coinvolte un danno economico incredibile", afferma Umberto Carriera, segretario nazionale di IoApro. Ma il calendario delle proteste non si esaurisce domani: mercoledì, in 11 città, tra cui Roma e Milano, sarà la volta della fiaccolata, organizzata "contro l'obbligo del green pass" dal "Comitato libera scelta". "L'introduzione del Pass obbligatorio per lavorare, spostarsi, fare la spesa, per vivere, è semplicemente inaccettabile e indegno di un Paese libero", scrivono sul loro profilo Facebook. All'evento di Roma, che inizierà alle 20 in piazza del Popolo, hanno aderito anche alcuni parlamentari, tra cui Vittorio Sgarbi, Armando Siri, Claudio Borghi e Gianluigi Paragone.

Si tratta, il più delle volte, di manifestazioni non organizzate che non rispettano le misure di sicurezza e infrangono il divieto di assembramento. I partecipanti, inoltre, non indossano la mascherina, cosa che, al contrario, è obbligatoria all’aperto ove non sia possibile rispettare la distanza interpersonale.

Per i manifestanti, quindi, potrebbero scattare multe salate fino a 1.000 euro. Ecco le regole in vigore e i rischi.

Manifestare in maniera pacifica è un diritto di ogni cittadino, ma il quadro epidemiologico delle ultime settimane obbliga ad alcune cautele: resta il generico divieto di assembramento e l’obbligo di indossare la mascherina (anche all’aperto) se non è possibile mantenere un adeguato distanziamento. La manifestazione, infatti, potrebbe trasformarsi in un pericoloso focolaio.

Le Forze dell’ordine potrebbero comminare la multa da 400 a 1.000 euro a chi rifiuta di indossare la mascherina e manifesta in maniera disordinata, senza attenersi al distanziamento di almeno un metro.

Ulteriori sanzioni possono poi scattare se la protesta sfocia in episodi di violenza, nel peggiore dei casi può scattare la denuncia penale.

Se, da un lato, il governo non intende limitare la libertà di pensiero, dall’altro prevede che le manifestazioni pubbliche debbano svolgersi in forma statica - senza cortei - e nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro.

A Roma, Milano, Genova e Torino si sono già svolte manifestazioni spontanee o organizzate contro il green pass e altre sono previste in circa 80 città italiane. La paura delle autorità è che dietro queste manifestazioni si nascondano organizzazioni e sigle con scopi violenti, razziali e anti-governative, che nulla hanno a che fare con l’emergenza epidemiologica.

Tra i manifestanti si contano molti ristoratori, preoccupati dal fatto che il green pass per consumare all’interno possa rallentare la ripresa del settore.

 

Su quanto avvenuto nel corso dello scorso week end, è tornato, il ministro dell'Interno, Luciana Lamorgese affermando che il Viminale "guarda con attenzione alle manifestazioni dei no vax" e ricordando che quelle svolte nell'ultimo fine settimana non erano state autorizzate, "anche perché sono stati usati simboli ormai passati, penso alla stella di David". Per il numero uno del Viminale non esiste alcuna "dittatura sanitaria: vaccinarsi è fondamentale per superare questa pandemia. Tutti i provvedimenti del Governo sono stati presi per tutelare la salute pubblica, e perché la vera libertà è poter andare dove si vuole senza danneggiare gli altri".

Sulla comparsa, nel corso delle manifestazioni, di simboli legati al periodo più buio del secolo scorso, è intervenuta anche la senatrice a vita e testimone della Shoah Liliana Segre. I paragoni impossibili tra la persecuzione ebraica e le disposizioni sui vaccini sono "follie - afferma -, gesti in cui il cattivo gusto si incrocia con l'ignoranza: siccome spero di non essere né ignorante né di avere cattivo gusto, non riesco a prendermela più di tanto. Condannare chi rifiuta il vaccino, chi straparla di 'dittatura sanitaria' e fa insensati richiami alle leggi razziste è un atto dovuto". E ancora: "voglio in ogni caso sperare che quei manifestanti rappresentino una minoranza. Perché come si fa a non vaccinarsi con una malattia terribile come questa che ha ucciso senza distinzioni?".

Arrivano intanto le prime otto denunce per la manifestazione contro il Green pass che si è svolta sabato pomeriggio nel centro di Pescara. La Digos del capoluogo adriatico sta depositando una prima informativa in Procura.Si tratta di soggetti considerati promotori e organizzatori dell'evento. Tra gli otto c'è anche un avvocato, che è stato segnalato in Procura per aver tirato un calcio ad un banchetto di Forza Italia legittimamente allestito per una raccolta firme.
    Ai promotori dell'iniziativa viene contestata la violazione dell'articolo 18 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza (Tulps), riguardante il mancato preavviso e la partecipazione a manifestazioni non autorizzate. Verranno anche sanzionati per il mancato rispetto dei protocolli Covid, quali l'uso della mascherina e il distanziamento.
    I primi risultati dell'attività investigativa sono stati illustrati stamani in conferenza stampa dal questore di Pescara, Luigi Liguori, e dal dirigente della Digos, Irene Vizioli. Le otto persone sono state identificate anche grazie alle immagini girate dalla polizia Scientifica nel corso della manifestazione.
    Nelle prossime ore dovrebbero essere individuati altri soggetti che verranno poi segnalati in Procura.
    Alla manifestazione hanno preso parte circa mille persone. Dopo un presidio in piazza della Rinascita, è partito un corteo non autorizzato per le vie del centro di Pescara. La presenza imponente delle forze dell'ordine ha consentito che tutto si svolgesse in modo pacifico. Momenti di tensione, però, si sono registrati nei pressi del banchetto di Forza Italia per la raccolta firme per il referendum sulla giustizia: gli esponenti del partito hanno parlato di "aggressione non solo verbale".

Raduni e cortei si sono inseriti nella scia della mobilitazione internazionale World Wide Demonstration e World wide rally for freedom: sono scese in piazza tantissime persone in diversi Paesi del mondo come la Francia, dove a Parigi ci sono stati scontri tra dimostranti e polizia, e l’Australia, anche qui teatro di disordini e arresti. “Meglio morire liberi che vivere schiavi”, recitava un cartello in Piazza Castello a Torino, proprio dopo l’annuncio delle misure da parte di Draghi.

In piazza una folla eterogenea: pensionati, artigiani, lavoratori dipendenti. Non solo No-Vax, ma anche commercianti preoccupati dalle ricadute economiche dell’adozione del Green Pass. “Non sono contro il vaccino ma il Green Pass è un danno per l’economia. In molti rischiamo di fallire”, ha detto un ristoratore in piazza a Roma all’Ansa. La galassia incita a non scaricare il certificato. A manifestare anche militanti di CasaPound e Forza Nuova, il cui leader romano, Giuliano Castellino, ha sottolineato di essere sceso in piazza anche se in teoria non avrebbe dovuto, visto che si trova sotto sorveglianza speciale. “Ma dovevo esserci”. Un popolo di “Boh-Vax” come l’ha battezzato Goffredo Buccini su Il Corriere della Sera che va dal “complottologo” Angelo Giorgianni ai gilet arancioni dell’ex carabiniere ed ex agitatore del movimento dei Forconi Antonio Pappalardo. Pappalardo ha parlato di “tirannia tecnocratica e terrorismo mediatico” e proposto lo yoga per guarire dal covid perché “un mio amico di Bergamo è guarito così, perché l’uomo è fatto di fisico ma anche di mente”. Quasi 128mila i morti in Italia all’ultimo bollettino dall’esplosione dell’emergenza.

A Roma, Piazza del Popolo, attimi di tensione ieri con disordini con le forze dell’ordine intervenute anche con mezzi blindati per disperdere i manifestanti che volevano sfilare in corteo (non autorizzato) su via del Corso. Tensione che non ha creato grandi danni anche se un piccolo gruppo è riuscito a staccarsi e a improvvisare un corteo. Sempre l’Ansa riporta che a Torino sono stati visti esponenti dei centri sociali e a Firenze una bandiera anarchica. Contestati i giornalisti come a Pescara sono stati aggrediti esponenti di Forza Italia che raccoglievano firme per il referendum sulla Giustizia.

L’oncologo romano Francesco Cognetti ha denunciato gli ancora 45.753 sanitari non vaccinati, il 2,36%, ma anche i confusi “dalla disastrosa comunicazione sui vaccini” che scendono in piazza vicino a complottisti ed estremisti. A contribuire alla paura e alla preoccupazione degli indecisi che al momento preferiscono lo scetticismo al vaccino è stato anche il disastro comunicativo del siero AstraZeneca – il cui target di destinazione è cambiato diverse volte, e lo stesso preparato è stato sospeso e perfino ribattezzato in Vaxzevria.



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